Eccola la svolta che Bitcoin stava aspettando, le promesse di Trump hanno fatto schizzare alle stelle il valore della criptovaluta più famosa al mondo e ora si va verso i 70 mila dollari. Dopo un lungo periodo di difficoltà, le parole dell’ex (e futuro) presidente statunitense hanno sortito un effetto iperpositivo per la moneta. Una riserva nazionale per la criptomoneta e una regolamentazione del mercato meno opprimente, due concetti che facilitano e agevolano il percorso della cripto verso il dominio monetario.
Gli USA all’avanguardia
Dunque, Trump benedice Bitcoin e quindi sembra portare gli USA all’avanguardia verso un nuovo sistema monetario e finanziario, ossia un sistema che integrerebbe al suo interno la nota criptovaluta. Certamente gli Stati Uniti diventerebbero quindi il primo grande Paese a sperimentare una innovazione del genere, ma gli esperimenti non sono mancati in passato in questo senso. Tra gli esempi più noti si può menzionare El Salvador. Con l’arrivo del presidente Nayib Bukele, il Paese in questione ha acquistato moltissimi Bitcoin nella speranza di far svoltare la sua economia. A quanto pare le cose non sono andate come si sperava, visto che sotto tale presidenza il tasso di povertà di El Salvador è salito del 4,4% con 2 milioni di disoccupati e oltre 6 milioni di persone che vivono sotto la soglia di povertà.
Certo, paragonare gli USA a El Salvador, oltre che irrispettoso sarebbe anche irrealistico. Dobbiamo quindi aspettarci un effetto sicuramente diverso sull’economia USA, ma lasciamo queste previsioni agli analisti. Quel che è certo in questo momento è infatti che Bitcoin con Trump vola. Come detto, due giorni fa è arrivato alla soglia dei 70 mila dollari, per poi attestarsi ora a 66 mila dollari. Si tratta di un record assoluto. E dire che il nuovo anno, in special modo il mese di giugno, era iniziato davvero male. Il valore medio dei 40 mila dollari era infatti sceso per la natura del mercato dei token ed era finito poi ad oscillare addirittura tra i 30 e i 20 mila euro.
Bitcoin ringrazia Trump, e ora?
Se ad aprile si era vissuto un nuovo momento positivo, grazie al taglio dei tassi delle banche e a una politica più benevola nei suoi confronti, come detto a giugno le cose sono nuovamente precipitate. Già da tempo però Trump aveva dato la sua benedizione alla criptovaluta più famosa al mondo e quando c’è stato il suo attentato le cose sono tornate a salire. Dopo il suo ultimo intervento, però, il valore è definitivamente schizzato verso vette mai raggiunte prima. Il progetto del futuro presidente è quello di deregolamentare le criptovalute entro i primi 100 giorni della sua prossima presidenza. Inoltre, ha promesso la realizzazione di una riserva nazionale cripto, non solo di Bitcon in verità, ma anche di altri token.
Funzionerà? Sarà una svolta epocale per l’economia mondiale e per la storia delle monete? Chi può dirlo? Di certo Trump vuole rimuovere ogni impedimento al suo scopo, visto che ha promesso anche il licenziamento di Gary Gensler, direttore della Sec, Securities and Exchange Commission. Gesler è stato sostanzialmente uno dei più accaniti oppositori delle criptovalute, visto che con la sua forte regolamentazione ne ha limitato fortemente l’affermarsi nel mercato monetario tradizionale.
I punti chiave…
- Bitcoin ringrazia Trump e vola verso i 70 mila dollari di valore;
- è record per la criptomoneta più famosa al mondo;
- le promesse del candidato presidente sono state decisive per il rialzo.