All’interno del parco dei Certificati emessi da BNP Paribas, ne balza all’occhio uno di recente emissione che consente di investire su 1 società appartenente al macro-settore tecnologico.
In tal modo si da la possibilità agli investitori di investire indirettamente su un’azione in tema tecnologia, sistemi operativi, smartphone e computer con un impiego di danaro limitato (taglio nominale unitario 100€). Indirettamente perché, a fronte della rinuncia ai dividendi e ad eventuali salite dei sottostanti – ossia le azioni -, si ottiene un flusso cedolare periodico incondizionato e una protezione condizionata – da eventuali discese dei sottostanti – sull’investimento fatto.
Cosa molto importante inoltre, è l’assoluta efficienza della fiscalità dei certificati (redditi diversi in quanto derivati cartolarizzati) nella compensazione delle minusvalenze presenti nello zaino fiscale. Per maggiori informazioni leggi: Recupero Minusvalenze? Sfrutta l’efficienza della fiscalità dei certificati, spunti operativi
Informazioni sul sottostante
Innanzi tutto l’azione del certificato Unicredit in questione è rappresentata da Apple (AAPL), quotata al NASDAQ100.
- L’azienda è stata quotata da un periodo sufficientemente ampio da poter fare adeguate valutazioni di stampo quantitativo. Ad esempio analizzare i bilanci (ricavi, utili ecc) o la natura stocastica (mean reverting o trend following) che muove fondamentalmente il processo del prezzo del sottostante analizzato, potendo osservare possibili ed eventuali mutamenti di natura a seconda del periodo storico/time frame.
- Essendo solo uno il titolo su cui è scritto il certificato, il rischio di correlazione si riduce al solo mercato/settore in cui è quotata/opera.
- E’ poi possibile individuare una caratteristica molto interessante e tipica delle aziende il cui valore di mercato è influenzato dall’uscita di news (bilanci/stime ecc). In altre parole gli effetti indotti da queste news provocano degli spike al rialzo/ribasso, che poi vengono drenati in seguito grazie alle valutazione del “fair value” (analisi fondamentale). Sarebbe interessante analizzare il comportamento del valore di mercato in ottica event study analysis (e quindi la presenza di eventuali extra-rendimenti intorno alle finestre temporali di riferimento).
- Quanto ad un’analisi di valutazione il titolo mostra il rapporto Price / Earning è possibile supporre questo. Attualmente la metrica del settore tecnologico è circa a 20x-25x. Il P/E attuale di Apple è pari a circa 23x quindi si può supporre che sia in linea rispetto al settore tecnologico. NB: esistono metriche molto più significative e complete per effettuare questa valutazione (ad esempio valutare la redditività operativa, i flussi di cassa netti ecc), nonché confronti in ottica peer group analysis.
- E’ da notare anche un comportamento erratico del β dal 2012 ad oggi, ossia il rischio sistematico nei confronti del mercato benchmark: è sempre maggiore di zero, ma ci sono stati istanti in cui il titolo ha mostrato una sorta di carattere difensivo nei confronti del benchmark per poi superare l’unità e mostrare un carattere aggressivo. Adesso la metrica (calcolata su una rolling window di 5 anni), con un valore circa pari a +1,25 denota un titolo aggressivo nei confronti del mercato benchmark. Ciò significa che ad un movimento del +1%/-1% del mercato di riferimento il titolo sperimenta, in media, un +1,25%/-1,25%.
- Infine, per completare le analisi delle caratteristiche quantitative del titolo, la volatilità implicita media (per convenzione calcolata su un “forward period” di 30 giorni) si trova in salita e superiore ai 40 punti percentuali. Ciò giova al tandem emittente-strutturatore (costruzione del certificato in termini di costi del pool opzionale sottostante), mentre l’investitore deve valutare: sottostante del prodotto strutturato, livelli di redditività potenziale, conservatività della protezione applicata, scadenza ecc.
Se quindi non si vuole avere un’esposizione diretta all’azione in questione, ma ottenere una protezione condizionata sull’investimento fatto e delle cedole condizionate, è possibile prendere a riferimento il certificato che andremo a presentare
Si passa ora ad esplicare il meccanismo di base del certificato (estrapolato mediante lettura dei documenti fondamentali, che costituiscono il quadro tecnico-normativo estrapolabili anche dal sito per meglio comprendere le caratteristiche primarie del prodotto cartolarizzato).
BNP Paribas Certificati Phoenix Memory: struttura del certificate, come investire su Apple
La struttura di questo certificato targato BNP Paribas è la seguente:
- Barriera europea di protezione sul capitale pari al 70% del valore iniziale
- Trigger cedole al 70% del valore iniziale
- Cedole semestrali condizionate del 2,70% (massimo 5,40% annuo sul valore nominale) con effetto memoria
- Autocall trigger semestrale osservabile dal 2° semestre (dal 29.09.2023) e pari al 100% del valore iniziale
- Opzione quanto che neutralizza il tasso di cambio
- Valore nominale unitario di 100 Euro
- Prezzo lettera rilevato sulla pagina del sito a circa 93,89 Euro – intorno alle 11:05 dell’11.10.2022 –
BNP Paribas Certificati Phoenix Memory: funzionamento del payoff, come investire su Apple
Questo certificato è stato emesso da BNP Paribas il 30.09.2022, ha data di valutazione finale posta al 22.09.2027 (scadenza/liquidazione 29.09.2027), è negoziato su EuroTLX ed ha un valore nominale di 100 Euro.
Meccanismo cedolare
Il Certificato di Investimento targato BNP Paribas paga cedole semestrali condizionate di 2,70 Euro, cioè se il sottostante non scende oltre il trigger delle cedole, posto al 70% del valore iniziale.
In caso contrario non viene corrisposta alcuna cedola. Tuttavia le cedole non eventualmente pagate in precedenza vengono immagazzinate in memoria e pagate insieme a quella del mese in questione quando si presenta la condizione del pagamento, ovvero quando il valore del sottostante risulta sopra il trigger in una delle date di valutazione successive.
Meccanismo di rimborso anticipato automatico: Autocall
Il meccanismo Autocall permette di ottenere il rimborso anticipato, grazie all’autocall trigger semestre, a partire dal 2° semestre e pari al 100% del valore iniziale. In pratica, ad ogni data di valutazione si hanno due scenari:
- se il prezzo del sottostante è pari o superiore all’autocall trigger il certificato rimborsa il valore nominale più la cedola del semestre in questione (e quelle eventualmente non pagate in precedenza grazie all’effetto memoria);
- in caso contrario la vita del prodotto continua.
NB: In altre parole, se scatta il meccanismo di autocall alla prima data si ottengono 2 cedole più il nominale, ossia 105,40 Euro. Altrimenti si passa alla seconda data ecc.
Scadenza
A scadenza, se il prodotto non si è estinto anticipatamente, si prefigurano 2 scenari:
- se alla data di valutazione finale il valore del sottostante risulta pari o superiore alla barriera (stessa entità del trigger cedolare) il certificato paga il nominale più l’ultima cedola e quelle eventualmente non pagate in precedenza grazie all’effetto memoria. In altre parole si otterrebbero 10 cedole più il nominale, ossia 127,00 Euro.
- in caso contrario il certificato di investimento replica linearmente la performance del sottostante, pagando un valore pari al valore nominale del certificato moltiplicato per la performance (data dal valore finale in rapporto al valore iniziale) di Apple.
Da notare la presenza della barriera europea: grazie a tale caratteristica il valore dei sottostanti può anche fluttuare sotto barriera durante la vita del certificato senza compromettere la protezione del capitale. Affinché venga restituito il valore nominale, il valore dei sottostanti deve risultare sopra la barriera solo alla data di valutazione finale.
Da notare anche la presenza dell’opzione quanto: nonostante il titolo su cui è scritto il certificato sia denominato in USD, il prodotto rimborsa sempre importi in Euro, non lasciando l’investitore esposto a variazioni (favorevoli o sfavorevoli) del cambio EUR/USD.
Il sottostante
La situazione attuale sul sottostante di questo Certificato BNP Paribas è la seguente:
- Apple: valore iniziale (142,48 USD), Barriera/trigger cedola (99,736 USD), ultimo prezzo registrato (chiusura del 10.10.2022 a 140,42 USD, pari al 98,55% del valore iniziale)
Analisi dinamico-oggettiva
In base alle quotazioni attuali del sottostante, ed un prezzo lettera (=di acquisto per l’investitore) di circa 93,89 Euro questo sarebbe il payoff a scadenza (= la struttura di pagamento del contratto, data dal Val Rimb Cert, al variare del valore del sottostante dalla quotazione attuale a 0%, dato da Pr Sottost; rosso per decrementi/perdite %, verde per aumenti/guadagni %):
Se il certificato non si è estinto anticipatamente paga il nominale più l’ultima cedola condizionata se il sottostante WO non scende oltre il -28,97% dall’attuale quotazione. Considerando l’effetto memoria il certificato pagherebbe 127,00 Euro, con un massimo rendimento potenziale lordo a circa 5 anni del 35,26% rispetto il suddetto prezzo lettera.
In caso contrario, se Apple scendesse con più forza il certificato perderebbe, in %, un valore leggermente inferiore rispetto all’investimento diretto sul sottostante stesso. In altre parole il certificato quota con un piccolo sconto sulla componente lineare.
Codice ISIN
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