All’interno del parco dei Certificati emessi da BNP Paribas ne balza all’occhio uno interessantissimo, di recente emissione, che consente di investire su 3 società appartenenti al macro-settore finanziario e più precisamente all’industria bancaria italiana.
In tal modo si da la possibilità agli investitori di investire indirettamente su un paniere di azioni – in tema bancario – con un impiego di danaro limitato (100€). Indirettamente perché, a fronte della rinuncia ad eventuali dividendi e salite dei sottostanti – ossia le azioni -, si ottiene un corposo flusso cedolare periodico condizionato e una protezione discretamente conservativa, oltre all’interessantissimo effetto all coupon che più tardi spiegheremo.
Molto importanti inoltre, è l’assoluta efficienza della fiscalità dei certificati e quindi le cedole mensili (redditi diversi in quanto derivanti da derivati cartolarizzati) che possono essere usate nella compensazione delle minusvalenze presenti nello zaino fiscale.
Informazioni sui sottostanti
In questo caso, i sottostati del certificato di BNP Paribas, sono quotati in Italia (FTSE MIB) e rappresentati da: Banco BPM (BAMI), Intesa Sanpaolo (ISP) e Unicredit (UCG).
ISP e UCG sono dei colossi per capitalizzazione dell’industria bancaria italiana, mentre BAMI è un po’ più piccola ma conta sempre su una relativamente robusta capitalizzazione di mercato. Tutte e 3 presentano inoltre un buon Common Equity Tier 1 (CET1).
Le 3 azioni hanno core business praticamente uguale essendo tutte e 3 banche, e sono quindi positivamente correlate. In altre parole diminuisce il rischio di correlazione, ossia il rischio che il valore dei titoli fluttui in modo totalmente indipendente l’uno dall’altro, andando ad inficiare elargizione di cedole o restituzione integrale del nominale anche data da uno solo dei sottostanti.
Essendo banche il loro valore dipende molto dai tassi d’interesse, e quindi dalle banche centrali che decidono i tassi guida e dall’inflazione.
Inoltre il “tris” azionario possiede una quantità di informazione storica sufficiente per analizzare, su stampo quantitativo, i bilanci (ricavi, utili netti, FCF e vari Ratios) o quale sia il processo stocastico (mean reverting, random walk o momentum) che muove fondamentalmente il prezzo dei 3 sottostanti analizzati, potendo ad esempio notare eventuali cambiamenti di natura a seconda del periodo storico/time frame analizzato.
Ad esempio, dal lato stocastico-tecnico tutte e 3 sono classificate come momentum (ossia con Hurst>0,5 e Significatività Statistica>90%) sul lungo, medio e breve periodo analizzato (ossia 4096, 2048 e 1024 osservazioni di rendimenti logaritmici giornalieri). BAMI è dominata da una proprietà momentum solo sul lungo e sul medio periodo (H>0,5 con sign. stat.>91,788%) mentre nel breve non si distingue da un random walk (H=0,5). ISP è classificata come fortemente momentum sui 3 periodi analizzati (H>0,5 e sign. stat.>99%), con H che cresce al diminuire del periodo analizzato. Anche UCG è dominata da una forte proprietà momentum, ma sul lungo e sul breve periodo (H>0,5 con sign. stat.>99%), mentre sul medio periodo è sempre momentum ma con leggermente minor intensità.
Sul fronte del rischio sistematico, misurato dal Beta nei confronti del FTSE MIB, si può dire di avere un comportamento ricorrente su tutte e 3 le azioni: si tratta di sottostanti sempre aggressivi nei confronti del mercato di riferimento (Beta>1), sia sul medio che sul breve periodo. Sui 5 anni rolling, più stabile, è pari a 1,26 per BAMI, 1,20 per ISP e a 1,40 per UCG (1,29 in media, data la proprietà di additività del Beta): ciò significa che mediamente, ad un +/-1% del FTSE MIB corrisponde un +/-1,29% del portafoglio sottostante. Sull’anno rolling, più sensibile ai cambiamenti di mercato, è pari a 1,29 per BAMI, a 1,23 per ISP e a 1,41 per UCG (1,31 in media). A seguire i grafici rolling a 1 anno:
Inoltre tutte e 3 le aziende elargiscono dividendi atti alla strutturazione del prodotto.
Si passa ora ad spiegare il meccanismo di base del certificato, riassunto nella struttura e spiegato nel funzionamento del Payoff.
BNP Paribas Certificati Memory Cash Collect All Coupon: la Struttura
A seguire la struttura del certificato di BNP Paribas:
- Barriera europea di protezione sul capitale pari al 60% dei valori iniziali
- Trigger cedole al 60% dei valori iniziali
- Cedole mensili condizionate dello 0,90% (max 10,80% annuo) sul valore nominale, con effetto memoria
- Autocall trigger mensile osservabile ogni 6 mesi in sole due date (13.06.2025 e 15.12.2025) e pari rispettivamente al 98% e 96% dei valori iniziali, con il c.d. effetto all coupons
- Scadenza a 2 anni
- Opzione quanto che neutralizza il tasso di cambio
- Valore nominale unitario di 100 Euro
- Prezzo lettera rilevato a circa 100,1 Euro – intorno alle 11:01 del 27.06.2024 –
BNP Paribas Certificati Memory Cash Collect All Coupon: Funzionamento del Payoff
Questo certificato è stato emesso da BNP Paribas il 20.06.2024, ha data di valutazione finale posta al 17.06.2026 (scadenza/liquidazione 26.06.2026), è negoziato su SeDeX ed ha un valore nominale di 100 Euro.
Il Certificato in questione paga quindi corpose cedole mensili condizionate di 0,90 Euro, cioè se tutti e 3 i sottostanti non scendono oltre il trigger delle cedole, posto al 60% dei valori iniziali. In altre parole i sottostanti non devono scendere oltre il -40% del rispettivo livello iniziale affinché venga elargito il premio nelle date di valutazione.
In caso contrario non viene corrisposta alcuna cedola. Tuttavia le cedole non eventualmente pagate in precedenza vengono immagazzinate in memoria e pagate insieme a quella del mese in questione quando si presenta la condizione del pagamento, ovvero quando tutti e 3 i sottostanti risultano sopra il trigger in una delle date di valutazione successive.
Il meccanismo Autocall permette di ottenere il rimborso anticipato, grazie all’autocall trigger mensile con effetto all coupons, a partire dal 12° mese, attiva ogni 6 mesi (due date) e pari rispettivamente al 98% e al 96% dei valori iniziali. In pratica, ad ogni data di valutazione si hanno due scenari:
- se il prezzo di ogni sottostante è pari o superiore all’autocall trigger il certificato rimborsa il valore nominale più l’effetto all coupon (ossia una cedola con memoria del mese in questione, il nominale e una sorta di maxi coupon cumulato di tutti i potenziali coupon che il contratto deva ancora pagare)
- in caso contrario la vita del prodotto continua.
NB: In altre parole, se scatta il meccanismo di autocall alla prima data si ottengono il nominale (100 Euro) più la cedola del mese a memoria (0,90 Euro ed eventuali 9,9 Euro di cedole in memoria), ed in aggiunta un maxi coupon cumulato restante (ossia 10,80 euro), ossia la massima redditività potenziale di 121,60 Euro entro un solo anno. Altrimenti si passa alla seconda data con lo stesso ragionamento, ossia in sintesi con un maxi coupon cumulato restante, dato dall’opzione all coupon, di 5,40 Euro.
A scadenza, se il prodotto non si è estinto anticipatamente, si prefigurano 2 scenari:
- se alla data di valutazione finale il valore di tutti i sottostanti risulta pari o superiore al trigger cedolare il certificato paga il nominale più l’ultima cedola e quelle eventualmente non pagate in precedenza grazie all’effetto memoria. In altre parole si otterrebbero 24 cedole più il nominale, ossia 121,60 Euro.
- in caso contrario il certificato di investimento replica linearmente la performance del sottostante Worst Of (ossia con un valore finale in % più basso rispetto al relativo valore iniziale), pagando un valore pari al valore nominale del certificato moltiplicato per la performance (data dal valore finale in rapporto al valore iniziale) del suddetto sottostante.
Da notare la presenza della barriera europea: grazie a tale caratteristica il valore dei sottostanti può anche fluttuare sotto barriera durante la vita del certificato senza compromettere la protezione del capitale. Affinché venga restituito il valore nominale, il valore dei sottostanti deve risultare sopra la barriera solo alla data di valutazione finale.
Il portafoglio sottostante e la componente lineare
La situazione attuale sul portafoglio sottostante – di questo certificato a marchio BNP Paribas – è la seguente:
BAMI -> valore iniziale (5,936 Eur), Barriera/Trigger cedola (3,5616 Eur), Autocall Trigger (5,81728 e 5,69856 Eur), ultimo prezzo registrato a mercati aperti (intorno alle 11:09 del 27.06.2024 a 6,09 Eur, pari al 102,59% del valore iniziale)
ISP -> valore iniziale (3,3655 Eur), Barriera/Tigger cedola (2,0193 Eur), Autocall Trigger (3,29819 e 3,23088 Eur), ultimo prezzo registrato a mercati aperti (intorno alle 11:09 del 27.06.2024 a 3,5105 Eur, pari al 104,31% del valore iniziale)
UCG -> valore iniziale (33,155 Eur), Barriera/Trigger cedola (19,893 Eur), Autocall Trigger (32,4919 e 31,8288 Eur), ultimo prezzo registrato a mercati aperti (intorno alle 11:09 del 27.06.2024 a 34,78 Eur, pari al 104,90% del valore iniziale)
NB: Per ora il WO è rappresentato da BAMI ed il valore attuale di tutti i sottostanti si trova al di sopra del rispettivo valore iniziale. Inoltre, dato che BAMI si trova circa al 103,23% del valore iniziale e che il certificato quota sotto ai 103,23 Euro, si può dire che il certificato prezza con un piccolo sconto sulla componente lineare.
Analisi dinamico-oggettiva del payoff a scadenza
In base alle quotazioni attuali del WO del certificato, ed un prezzo lettera (=di acquisto per l’investitore) di circa 100,1 Euro questo sarebbe il payoff a scadenza (= la struttura di pagamento del contratto, data dal Val Rimb Cert, al variare del valore del sottostante WO dalla quotazione attuale a 0%, dato da Pr Sottost; rosso per decrementi/perdite %, verde per aumenti/guadagni %) a parità di condizioni sugli altri sottostanti:
Se il certificato non si è estinto anticipatamente paga il nominale più l’ultima cedola condizionata se il sottostante WO non scende oltre il -41,51% dall’attuale quotazione. Considerando l’effetto memoria il certificato pagherebbe 121,60 Euro, con un rendimento potenziale lordo a 2 anni intorno al 21,48% (10,75% annualizzato) rispetto il suddetto prezzo lettera.
Infine, se il WO scendesse con più forza il certificato perderebbe, in %, un valore leggermente inferiore rispetto all’investimento diretto sul WO stesso. In altre parole il certificato, come detto, quota con un piccolo sconto sulla componente lineare.
Codice ISIN
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