Bolletta della luce da incubo? Ecco i 10 apparecchi che consumano di più anche in stand-by

Per evitare una batosta in bolletta elettrica, ecco i 10 apparecchi che consumano più energia anche da spenti. Molti restano accesi quotidianamente.
2 anni fa
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Regime maggior tutela, conviene?

Uno studio risalente al 2018, effettuato su un campione di 1300 abitazioni, ha mostrato come circa l’11% dei consumi di corrente elettrica siano dovuti ad apparecchi che restano accesi o in stand-by. E diciamolo subito: le nostre case ne sono piene. E le nostre bollette della luce – così come l’ambiente – ne subiscono i danni. In un periodo come quello che stiamo vivendo con rincari di ogni genere e bollette alle stelle, sapere quali sono gli apparecchi che consumano di più può aiutare in parte a risparmiare sui consumi.

Nonostante il prezzo della luce sia sceso, le bollette continuano a essere comunque alte, per nulla paragonabili a quelle dello scorso anno. Chi fa da se, in termini di consumi, quindi, fa per tre, dato che ancora non si sa quali mosse metterà in campo il Governo per calmierare i costi.

Lo sapevi che consumiamo molta più energia elettrica di quanto pensassi?

Il punto di partenza è che noi consumiamo molta più energia elettrica di quanto immaginiamo: l’energia viene infatti consumata sia dagli alimentatori sia da quei sensori che indicano lo stato di un apparecchio.

Come è possibile leggere nello studio del 2018 commissionato dall’Unione Europea: “L’energia consumata ogni anno in standby da tutte le case dei 27 paesi dell’Unione Europea ammonta circa a 43 TWh (…) Secondo l’International Energy Agency, entro il 2030 il 15% dei consumi elettrici in Europa sarà dovuto alle funzionalità di standby degli apparecchi”.
Ricordiamo che il problema riguarda anche l’ambiente (oltreché il portafoglio), sempre nello stesso studio possiamo leggere che tutta questa energia consumata inutilmente “è responsabile dell’emissione di 19 milioni di tonnellate di CO2 annue”.
Per salvaguardare contemporaneamente la natura e il nostro conto in banca, ecco quali sono i dieci apparecchi che consumano più energia anche da spenti o in stand-by.

I 10 apparecchi che consumano di più in stand-by e che pensano sulle bollette della luce e sull’ambiente

Ecco, allora, la lista dei dieci apparecchi e dispositivi che accrescono la nostra bolletta della luce dell’11-15%, spese e consumi di cui faremmo volentieri a meno:
1.

Computer desktop: quando non viene utilizzato, andrebbe spento – e invece non resta quasi sempre acceso?
2. Laptop e computer portatili: sono perennemente collegati in corrente e, anche da spenti, consumano 8,9 w/ora; se lasciati in stand by o in modalità ibernazione si arriva a 15,7 w/ora
3. Caffettiera elettrica: quando non la si usa andrebbe staccata dalla corrente, da spenta consuma circa 1 w/ora
4. Microonde: si tratta dell’apparecchio che consuma di più, con lo sportellino aperto si arriva a 25,79 w/ora
5. Decoder: quando non lo usiamo resta in corrente in stand by, ebbene si tratta di uno degli apparecchi che consuma energia perennemente
6. Televisione a retroproiezione: si tratta di un dispositivo che consuma molta energia
7. Console per videogiochi: se la spegniamo consuma circa 1 w/ora, se la lasciamo accesa e inutilizzata si arriva a 23,3 w/ora
8. Caricabatterie cellulare: un classico a cui badiamo poco, consuma anche quando il cellulare ha raggiunto il 100% e lo lasciamo comunque in carica
9. Telefono cordless: è perennemente acceso e consuma circa 3 w/ora
10. Apparecchiature audio: non sono praticamente mai scollegata dalla presa e possono arrivare a consumare anche 14,4 w/ora.
Che fare? il consiglio fondamentale è staccare dalla spina quanti più apparecchi è possibile. Tutto può essere fatto molto semplicemente con l’acquisto di una ciabatta con interruttore.

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alessandradibartolomeo

Da novembre 2016 fa parte della redazione di InvestireOggi curando la sezione Risparmio, e scrivendo su tematiche di carattere politico ed economico. E’ Giornalista pubblicista iscritta all'ODG della Campania.
Dopo una formazione classica, l’amore per la scrittura l’ha portata già da più di dieci anni a lavorare nell’ambiente del giornalismo. Ha collaborato in passato con diverse testate online, trattando temi legati al risparmio e all’economia.

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