Le bollette sia della luce che del gas dovrebbero essere in questo periodo meno care e ciò per le perduranti basse quotazioni delle materie prime nei mercati all’ingrosso legate ad una riduzione elevata dei consumi come ha spiegato l’Arera. Per una famiglia tipo, quindi, il risparmio medio dovrebbe essere di circa 184 euro all’anno. Nel secondo trimestre del 2020, infatti, c’è stato un calo del 18,35% per la luce e del 13,5% per il gas.
C’è però chi si è ritrovato, nonostante quanto detto, una bolletta della luce più elevata rispetto ai costi che erano stati preventivati.
Ecco allora quali sono le 5 cose da guardare con attenzione per evitare di sostenere costi in aggiunta sulla componente luce.
Bolletta luce: 5 suggerimenti a cui prestare attenzione
Sostariffe.it, per verificare quali sono i costi delle bolletta della luce che si dovrebbero sostenere effettivamente, ha realizzato una sorta di vademecum in 5 punti. La prima cosa da fare, quindi, sarà quella di controllare i consumi presenti in fattura. Si ricorda che la bolletta si compone di voci fisse (spesa materia prima, trasporto energia dalle centrali alle abitazioni, spesa per la lettura e la gestione del contatore, spesa variabile in base al consumo ed inoltre quella per gli oneri di sistema). In più si devono aggiungere il canone Rai (costo 9 euro al mese per 10 mensilità) e l’Iva. Per capire se i valori riportati sono esatti, si dovrà confrontare il dato indicato in fattura ed il valore reale del contatore.
E ancora, la bolletta arriva a cadenza bimestrale per cui, qualora non dovesse arrivare, si dovrà contattare tempestivamente il proprio fornitore comunicando anche l’autolettura. Quest’ultima è importante perché spesso capita che nella bolletta non sia inserito il consumo reale ma uno stimato sulla base degli andamenti avuti dal consumatore nei mesi precedenti.
A cosa prestare attenzione: bolletta luce
Sostariffe.it comunica inoltre che bisognerà controllare con attenzione se il profilo scelto viene applicato correttamente. Lo si troverà in bolletta insieme ad altri elementi tipici dell’offerta come la tensione della fornitura e la potenza impegnata. Attenzione l’uso potrà essere di tipo domestico, residente o non residente. Può capitare infatti che quello scelto durante la fase di contratto non sia stato applicato con correttezza per cui un residente potrebbe vedersi applicata la condizione di non residente o il contrario.
Sarà poi necessario controllare il tipo di contratto. Se ad esempio si è sottoscritta una tariffa monoraria e nella fattura sono riportate due fasce allora ci sarà un errore. Qualora si dovesse riscontrare tale ipotesi si dovrà chiamare il servizio clienti e comunicarlo.
L’ultimo suggerimento
L’ultima cosa a cui prestare attenzione in merito alla bolletta della luce saranno i termini di prescrizione. Le fatture di solito hanno un termine di due anni: significa che il consumatore non sarà tenuto a pagare le fatture antecedenti ai due anni dalla data di emissione. Trascorso tale termine, infatti, il fornitore non potrà più vantare del debito e sospendere la fattura per morosità. Qualora, quindi, si dovesse ricevere nella fattura un importo caduto in prescrizione non si dovrà pagare la fattura ed inviare un reclamo mediante raccomandata con ricevuta di ritorno.
Per risparmiare, qualora la bolletta risulti ancora troppo elevata, Sostariffe.it consiglia di comparare le offerte del mercato libero dove si troveranno proposte anche con prezzi bloccati per 1 anno o anche 2 anni.