Cosa fare se arriva la bolletta senza canone Rai? Come canta Ultimo con il brano Sogni Appesi: “Provo a dimenticare, scelte che fanno male. Abbraccio le mie certezze, provo a darmi da fare. Ma ancora non riesco a capire se il mondo un giorno io potrò amarlo”.
Il modo migliore per affrontare le varie sfide quotidiane consiste nel non darsi per vinti. È bensì necessario farsi forza e cercare di trovare una soluzione ai vari problemi.
Un modo di fare che può rivelarsi utile negli ambiti più disparati, compresi i rapporti con la burocrazia.
Bolletta senza canone Rai: cosa fare
A partire dal 2016 il canone Rai viene addebitato direttamente in bolletta. Questo perché si presume che una famiglia con attiva un’utenza per la fornitura dell’energia elettrica detenga un apparecchio televisivo. Può tuttavia capitare che, per un banale errore, la bolletta giunga a casa senza l’addebito della tassa sulla TV di Stato.
In questo caso non bisogna fare altro che contattare il gestore della fornitura dell’elettricità per chiedere che tale voce venga inserita nella bolletta successiva. Se il canone non dovesse risultare nemmeno nella fattura successiva bisogna versare quanto dovuto attraverso il modello F24. A tal fine bisogna utilizzare il codice tributo “TVRI” per il rinnovo dell’abbonamento. Se invece si tratta di un nuovo abbonamento, nel modello F24 bisogna utilizzare la voce “TVNA“.
Come effettuare il pagamento del canone TV
Il pagamento tramite modello F24, in effetti, è una delle soluzioni messe a disposizione dei contribuenti che devono pagare il canone TV. Entrando nei dettagli, come riportato sul sito dell’Agenzia delle Entrate, a partire dal 2024 l’importo annuo del canone Rai è stato ridotto da 90 euro a quota 70 euro. Il relativo pagamento avviene, generalmente, tramite addebito diretto sulle bollette dell’energia elettrica.
In alternativa:
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“Se nessun componente della famiglia anagrafica, tenuta al versamento del canone, è titolare di contratto elettrico di tipo domestico residenziale, il canone deve essere versato con il modello F24 entro il 31 gennaio dell’anno di riferimento. Il modello F24 deve essere utilizzato per il pagamento del canone anche da parte dei cittadini per i quali la fornitura di energia elettrica avviene nell’ambito delle reti non interconnesse con la rete di trasmissione nazionale (vedi elenco allegato al decreto del 13 maggio 2016, n. 94).
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Con addebito sulla pensione: per poter pagare il canone TV direttamente con addebito sulla pensione, è necessario farne richiesta al proprio ente pensionistico entro il 15 novembre dell’anno precedente a quello cui si riferisce l’abbonamento. L’agevolazione riguarda tutti i cittadini, titolari di abbonamento alla televisione, con un reddito di pensione, percepito nell’anno precedente a quello della richiesta, non superiore a 18.000 euro”.
Soffermandosi sul pagamento con modello F24, ricordiamo che, in caso di nuovo abbonamento, deve essere pagato a partire dal mese in cui si inizia a possedere un apparecchio televisivo. Per quanto riguarda il rinnovo, può essere pagato:
- in un’unica soluzione annuale dall’importo di 70 euro entro il 31 gennaio;
- in due pagamenti semestrali, dall’importo di 35,73 euro, da effettuare entro il 31 gennaio e il 31 luglio;
- con quattro rate trimestrali, da 18,62 euro, da effettuare entro il 31 gennaio, 30 aprile, 31 luglio e 31 ottobre.