L’Autorità di regolazione per energia, reti e ambienti, l’Arera, ha deciso di azzerare gli oneri di sistema. Questo per le bollette del primo trimestre 2022, non solo per le famiglie e le piccole aziende, ma anche per tutte le imprese medie o grandi che sfruttano una potenza pari o superiore a 16,5 kW. Lo scorso 21 gennaio è stato approvato il cosiddetto Decreto Sostegni-ter che prevedeva l’applicazione di questa misura per sterilizzare gli incrementi nelle bollette dell’energia elettrica.
Bollette, ecco a chi è rivolto il taglio degli oneri di sistema Arera
L’aggiornamento trimestrale Arera delle condizioni di tutela dello scorso dicembre ha previsto l’azzeramento degli oneri di sistema in bolletta.
Qualora le bollette dovessero essere già state emesse e contenere quindi gli oneri di sistema, i beneficiari riceveranno il conguaglio entro la seconda bolletta successiva.
Quanto si risparmia in bolletta con l’azzeramento degli oneri di sistema?
I cosiddetti oneri di sistema possono incidere sulla bolletta di circa il 20%. I proventi di questa tassazione sono utilizzati per sostenere lo sviluppo di energia da fonti rinnovabili. La misura del governo, dunque, è anti-ambientalista e questo ha suscitato il malumore del Movimento 5 Stelle e di tutte le associazioni ecologiste. Il governo, infatti, ha preferito tagliare questi costi in bolletta, costi ‘utili’ per l’ambiente, evitando di tassare gli extra-profitti delle imprese energetiche, che stanno sfruttando le attuali quotazioni elevatissime. A intervenire sulla questione è stato addirittura Vladimir Putin, che ha sottolineato come le aziende di distribuzione energetica italiane acquistano il gas russo a prezzi di gran lunga inferiori rispetto a quelli del mercato.
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