“Le poste sono come le unghie e i capelli. Quando uno muore quelli continuano a crescere. E così fanno lettere e bollette. Continuano ad arrivare al destinatario anche se è già sottoterra“, afferma Antonio Manzini. Le bollette, in effetti, sembrano non finire mai. Non si fa in tempo a pagare una bolletta che già poco dopo ne arriva un’altra. A partire dalla luce, passando per il gas, fino ad arrivare all’acqua, d’altronde, sono tanti i servizi di cui usufruiamo.
Quest’ultimi, ovviamente, non sono forniti a gratis. Richiedono invece un esborso economico, spesso, non indifferente. Lo sanno bene le tante famiglie che, colpiti dalla crisi economica in atto, non riescono a sostenere le varie spese. Una situazione che può portare in molti ad accumulare bollette su bollette. Proprio in tale ambito, pertanto, è bene sapere che è possibile usufruire di alcuni bonus grazie ai quali pagare le bollette. Ecco di quali si tratta.
Bollette arretrate: tutti i bonus che esistono per pagarle e come ottenerli
Le famiglie economicamente più disagiate possono beneficiare dei bonus sociali per le bollette di luce, acqua e gas. A tal fine è necessario rispettare determinati requisiti, come ad esempio non superare certi limiti Isee. Per accedere a tali agevolazioni non bisogna presentare alcuna richiesta. Sono infatti riconosciuti in automatico ai soggetti aventi diritto. Il tutto a patto che i soggetti interessati abbiano provveduto a presentare la Dichiarazione Sostitutiva Unica, ovvero DSU. Quest’ultima, si ricorda, è necessaria per avere l’Isee. Entrando nei dettagli, come si legge sul sito dell’Arera, ovvero dell’Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente, per beneficiare dei bonus sociali:
“Il cittadino/nucleo familiare deve risultare in condizione di disagio economico, ossia deve:
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- appartenere ad un nucleo familiare con indicatore ISEE non superiore a 9.530 euro,
oppure - appartenere ad un nucleo familiare con almeno 4 figli a carico (famiglia numerosa) e indicatore ISEE non superiore a 20.000 euro,
oppure - appartenere ad un nucleo familiare titolare di Reddito di cittadinanza o Pensione di cittadinanza.
- appartenere ad un nucleo familiare con indicatore ISEE non superiore a 9.530 euro,
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limitatamente ai bonus sociali elettrico e gas il valore soglia dell’ISEE di accesso alle agevolazioni per l’anno 2023 è stato elevato a 15.000 euro (Legge 29 dicembre 2022 n. 197) e a 30.000 euro per i nuclei familiari con almeno 4 figli a carico (DL 30 marzo 23, n. 34)
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uno dei componenti del nucleo familiare ISEE deve risultare intestatario di un contratto di fornitura elettrica e/o di gas naturale e/o idrica:
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con tariffa per usi domestici (ossia la fornitura deve servire locali adibiti ad abitazioni a carattere familiare) o, per accedere al bonus sociale idrico, per uso domestico residente
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attivo (ossia l’erogazione del servizio deve essere in corso) o temporaneamente sospeso per morosità.in alternativa, uno dei componenti del nucleo familiare ISEE deve usufruire, in locali adibiti ad abitazioni a carattere familiare, di una fornitura condominiale (centralizzata) di gas naturale e/o idrica per uso civile e attiva”.
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Ogni famiglia può beneficiare di un solo bonus per tipo di utenza e per anno di competenza della DSU.
Bonus elettrico per disagio fisico: chi ne ha diritto e come funziona
Oltre ai bonus sociali poc’anzi citati, è disponibile anche il bonus elettrico per disagio fisico. Si tratta di un’agevolazione volta ad abbattere i costi per la fornitura di energia elettrica delle famiglie che vedono la presenza di una persona in gravi condizioni di salute. In questo caso il bonus non viene riconosciuto in automatico. Bisogna bensì presentare apposita richiesta rivolgendosi al Comune di competenza o a un Caf. Il tutto avendo cura di presentare la documentazione richiesta. In particolare il soggetto interessato deve possedere un certificato dell’ASL attestante le gravi condizioni di salute e la necessità di utilizzare delle apparecchiature come supporto vitale.