Può capitare di ricevere una bolletta irregolare in cui, magari, sono specificati i costi ma non i consumi. In questo caso come ci si deve comportare per non incorrere in una cartella di pagamento Equitalia?
Anche se la bolletta è irregolare, infatti, se non viene pagata potrebbe arrivare l’ingiunzone da parte di Equitalia e la strada giusta da percorrere è quella di contestare la bolletta irregolare ricevuta a mezzo raccomandata evidenziando quello che riteniamo errato.
In ogni caso, anche avendo contestato la bolletta, se il pagamento non avviene prima o poi arriverà il sollecito di pagamento da parte di Equitalia.
Il consiglio che si può dare al contribuente che decide di contestare una bolletta irregolare è quella di mandare una seconda raccomandata all’ente creditore che, oltre a contenere le informazioni presenti nella precedente, li diffida a provvedere al recupero forzoso della somme a credito. Nella seconda raccomandata, quindi, si dovrà di nuovo contestare la fattura irregolare specificando le irregolarità riscontrate e scrivere di seguito “Tutto ciò premesso, pertanto, VI DIFFIDO dall’attivare qualsivoglia procedura per il recupero forzoso dei crediti vantati perché illegittimi e comunque non dovuti. VI AVVERTO che, in caso contrario, si adirà la competente AG per tutto quanto di diritto”.
Anche spedendo questa seconda raccomandata, in ogni caso, la cartella esattoriale potrebbe arrivare comunque, ma a questo punto il contribuente potrà impugnarla davanti al giudice.