Il mercato libero dell’energia slitta di un anno. Si passa dal 2022 al 2023. Di un anno dovrebbe slittare in l’uscita del canone rai bolletta per far ritorno al bollettino di c/c postale.
Il mercato dell’energia: da controllato a libero
Nel 2023, il percorso di liberalizzazione del mercato dell’energia prevede un nuovo step. La migrazione dal mercato controllato a quello libero slitta di un anno, passando, quindi, dal 2022 al 2023.
Oggi siamo di fronte ad un mercato di luce e gas definito come “tutelato” in quanto sotto il controllo di ARERA.
Il passaggio ad un mercato libero porterà con se sia vantaggi che svantaggi. Un mercato libero significa un mercato concorrenziale, il che si tradure anche in una concorrenza di prezzi e di offerte. Ciò, tuttavia, non significa sicurezza di bollette luce e gas più basse, in quanto lo stesso mercato potrebbe stabilizzarsi su costi più elevati.
Canone Rai bolletta: non è trasparente per l’Europa
Il canone Rai sarà in bolletta ancora per un altro anno. L’uscita ed il ritorno al bollettino di c/c postale, dunque, ci potrebbe essere dal 2023.
Ricordiamo che dal 2016, nel nostro Paese, vige la presunzione secondo cui chi è intestatario di utenza elettrica domestica residenziale si presume possessore di TV. Il legislatore, dunque, per combattere l’evasione della tassa, ha abbandonato, da quell’anno, il bollettino di c/c/ come modalità di riscossione, ed ha inserito il canone Rai direttamente nella bolletta della luce.
Oggi, l’addebito avviene in quote bimestrali da 18 euro ciascuna (per un totale di 90 euro l’anno).
Sull’attuale modalità di riscossione, tuttavia, l’Italia ha ricevuto il monito dell’Unione Europea, invitando a togliere la tassa dalla fattura dell’utenza elettrica. Per l’Europa il canone Rai in bolletta non è segno di trasparenza verso gli utenti (non si può far pagare una tassa insieme ad un servizio, ossia quello elettrico, che è diverso da quello della televisione).
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