Bollette luce, acqua e gas dal 2018 arriva la nuova forma di tutela

Dal 1 gennaio 2018 sarà introdotta una nuova tutela per la risoluzione delle controversie dei consumatori contro gli operatori o verso coloro che forniscono servizi di luce, acqua e gas. Ecco le info in merito.
7 anni fa
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Dal 1 gennaio 2018 sarà introdotta una nuova tutela per la risoluzione delle controversie dei consumatori contro gli operatori o verso coloro che forniscono servizi di luce, acqua e gas. Tale decisione è stata stabilita con delibera n.639/2017/E/COM del 21 settembre 2017 dell’Aeegsi ovvero l’Autorità Garante per l’Energia Elettrica, il Gas e il Sistema idrico. Ecco le ultime informazioni in merito.

Nuova formula di tutela dal 2018: che significa?

Dal 1 gennaio 2018 i consumatori, qualora i problemi relativi alle bollette non vengano risolti mediante conciliazione o mediante l’ausilio dell’operatore, potranno richiedere che sia la stessa Autorità a pronunciarsi sulla controversia.

Solitamente i problemi riguardano coloro che non hanno mai ricevuto la fattura dei consumi o ne hanno ricevuta una troppo esosa non in linea con quelli effettivi. Il consumatore, quindi, in base alla nuova normativa, riceverà tre livelli di tutela.

I tre livelli di tutela

In primo luogo il consumatore dovrà effettuare un reclamo presso il proprio fornitore. Se non si riceverà una risposta entro cinquanta giorni o se non si otterrà una risposta esaustiva, allora si potrà attivare il cosiddetto “tentativo di conciliazione obbligatoria“.  Esso potrà essere proposto o all’Aeegsi o a uno degli Adr inserito nell’elenco dell’Autorithy. Tale passaggio sarà importantissimo per attivare, infine, una eventuale tutela giurisdizionale. Fatte tali operazioni, quindi, si arriverà al “terzo livello” di tutela ovvero quello in cui subentrerà l’Autorità. Dapprincipio, però, l’intervento avverrà solo se il gestore o l’operatore non prenderanno parte al tentativo di conciliazione obbligatoria.

La richiesta per l’intervento dell’Autorità Garante andrà presentata entro trenta giorni dal tentativo obbligatorio di conciliazione. In questo modo si eviterà una lunga causa e la risoluzione della controversia si avrà dinnanzi all’Autorità Garante che potrebbe anche multare le società fornitrici con grosse sanzioni in caso di danni ai consumatori.

Le tempistiche, quindi, si ridurranno. Si miglioreranno i costi e vi sarà una maggiore efficacia sia delle controversie che dei reclami. Leggete anche: Aumenti ottobre 2017: conti correnti, gas ed altri servizi.

alessandradibartolomeo

Da novembre 2016 fa parte della redazione di InvestireOggi curando la sezione Risparmio, e scrivendo su tematiche di carattere politico ed economico. E’ Giornalista pubblicista iscritta all'ODG della Campania.
Dopo una formazione classica, l’amore per la scrittura l’ha portata già da più di dieci anni a lavorare nell’ambiente del giornalismo. Ha collaborato in passato con diverse testate online, trattando temi legati al risparmio e all’economia.

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