Bollette luce e gas: cosa sono i kWh, Smc e le fasce orarie di consumo

Le fasce orarie di consumo della luce: ecco cosa sono e cosa si intende per kWh ed Smc.
4 anni fa
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Bollette luce e gas: attenzione alla truffa del Si

Quando si parla di bollette di luce e gas è necessario comprendere a fondo i nomi di alcuni sigle ovvero kWh che si riferisce alla luce ed Smc che si riferisce al gas. Inoltre è importante sapere che per l’elettricità ci sono anche delle fasce orarie di consumo. Ecco allora maggiori dettagli in merito.

Le fasce orarie di consumo della luce: ecco cosa sono

Per l’energia elettrica esistono delle fasce di consumo stabilite dall’Arera alle quali possono corrispondere diversi prezzi.

Le fasce tradizionali sono 3: la prima è la F1 che riguarda le ore punta. Parliamo di quelle che vanno dalle ore 8 alle 19 dei giorni feriali (dal lunedì al venerdì tranne le festività). C’è la poi la fascia F2 che è quella che riguarda le ore intermedie. Ebbene, nei giorni feriali va dalle ore 7 alle 8 e dalle ore 19 alle ore 23 mentre il sabato dalle ore 7 alle 23. Sono escluse, invece, le festività nazionali. Infine c’è la fascia F3 che è quella delle ore fuori punta. Parliamo del sabato dalle ore 23 alle ore 7, la domenica e tutti i giorni festivi.
Arera precisa che per quanto concerne i clienti in maggior tutela i consumi vengono distinti fascia F1 (la prima su indicata) ed F23 (che comprende le fasce 2 e 3). Sul contatore elettronico, invece, si possono visualizzare tutte e tre le diverse fasce.
Per chi non lo sapesse il contatore oltre ad essere elettronico può essere anche meccanico. Quest’ultimo è quello tradizionale seppur sempre meno presente. Quello elettronico (che ha la maggior parte degli utenti) è tele-gestito ovvero con gestione che avviene da remoto. Dal 2017, inoltre, sono stati installati nuovi contatori elettronici che hanno un sistema di telegestione di seconda generazione e che consentono anche al distributore di acquisire i consumi ogni quindici minuti.

kWh ed Smc cosa sono?

I kWh sono le unità di misura dei consumi dell’energia elettrica che in bolletta sono fatturati in euro/kWh.

Nel dettaglio sono l’unità di misura della potenza ovvero la quantità di energia che si può prelevare. Un kW è uguale a 1000 watt e quando si richiede l’attivazione del contratto di fornitura si può scegliere tra vari scaglioni di potenza in merito ai propri consumi, eccoli:
• 1,5kW per le piccole abitazioni come i rustici,
• 3kW per una casa composta da tre/quattro persone,
• 4,5 kW quando in casa si hanno più condizionatori o scaldabagni,
• 6 kW quando in casa si hanno elettrodomestici che consumano di più come ad esempio la cucina elettrica, l’asciugatrice o pompa di calore ed infine
• 10 kW nel caso in cui si abbiano delle rare attrezzature elettriche molto potenti.
Gli Smc sono invece i metri cubi di gas in bolletta. Essi si ottengono moltiplicando i metri cubi per un coefficiente di conversione C che viene definito in base all’altitudine del comune in cui c’è la fornitura, il numero gradi-giorno del comune in cui c’è la fornitura e mediante i giorni di esercizio dell’impianto di riscaldamento.
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alessandradibartolomeo

Da novembre 2016 fa parte della redazione di InvestireOggi curando la sezione Risparmio, e scrivendo su tematiche di carattere politico ed economico. E’ Giornalista pubblicista iscritta all'ODG della Campania.
Dopo una formazione classica, l’amore per la scrittura l’ha portata già da più di dieci anni a lavorare nell’ambiente del giornalismo. Ha collaborato in passato con diverse testate online, trattando temi legati al risparmio e all’economia.

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