Potrebbe cambiare il calcolo delle bollette di luce gas per incentivare il risparmio. Il ministro Giorgetti, intervistato alla festa dei dieci anni di Fratelli d’Italia, ha infatti detto che per il calcolo delle bollette dovrebbe esserci una fascia protetta di consumo tutelato uguale al 70-80% degli anni precedenti. Chi consuma di più, poi, dovrebbe pagare un prezzo più alto.
Si tratta però di una misura abbastanza complicata da applicare anche perché le regole sovrannazionali di mercato non danno la possibilità ai decisori di accedere ai dati informativi principali per individuare e stabilire i prezzi.
Qualcosa, comunque, il Governo dovrà pure fare per aiutare i cittadini a risparmiare sulle bollette di luce e gas, i cui costi stanno diventando esorbitanti. Già ci sono grosse difficoltà ad arrivare alla fine del mese per cui, in vista di nuovi rincari, la situazione potrebbe peggiorare ancora.
Per risparmiare, comunque, la metà dei cittadini già sta facendo delle rinunce. C’è chi ha deciso di ridurre o di rinunciare all’uso del forno elettrico e chi ha tagliato l’utilizzo dei fornelli a gas. In questo modo, si spera di poter pagare meno le bollette di luce e gas in un momento, come questo, di grave crisi economica e di incertezza per il futuro. Si aspetta, però, anche un sostanzioso aiuto da parte del Governo.
Nuovo meccanismo di calcolo
Il ministro dell’economia ha annunciato che il nuovo meccanismo di calcolo delle bollette di luce e gas potrebbe cambiare e chi consuma di più potrebbe sostenere una spesa maggiore. È un meccanismo, però, abbastanza complicato per cui potrebbe partire solo dalla prossima primavera. Come spiegato, però, per far sì che il nuovo meccanismo entri in vigore, sarà necessario accedere ai dati informativi per inquadrare/stabilire i prezzi. E il Governo per acquisire tali informazioni, sarebbe già pronto a varare una norma.
Giorgetti ha anche parlato della precedente imposta sugli extraprofitti che per lui non funzionava. Ha spiegato che quella nuova, per il Governo sembra “più equa e razionale anche se non perfetta”. Rappresenta, infatti, un passo in avanti nonostante abbia suscitato le lamentele dei produttori di energia alternativa. La tassa, per chi non avesse seguito la vicenda, colpirà solo chi ha almeno il 75% dei ricavi dalle attività di vendite/produzione elettricità, gas e prodotti petroliferi.
La denuncia di Confindustria
Per Confidustria la nuova manovra non funziona perché colpirà le piccole e medie imprese a seguito dei mancati tagli degli oneri di sistema per le potenze sopra i 16,5 kilowattora. Per le Pmi, infatti, resterà solo il credito di imposta per cui dovranno attendere almeno 1 anno prima di ricevere un beneficio. I mancati aiuti alle imprese, denuncia ancora Confidustria, significano meno occupazione, meno produzione e inoltre meno concorrenza sul mercato.
In ogni caso, i cittadini in attesa delle misure del Governo, stanno cercando da soli di fare il possibile per risparmiare. Secondo un’indagine di Coldiretti/Censis, ad esempio, il 55% ha dichiarato di ridurre il ricorso a termosifoni/stufe elettriche per non avere bollette di luce e gas esorbitanti. Gli intervistati hanno spiegato poi di aver ridotto l’uso del ferro da stiro del 45% e quello dell’asciugacapelli del 33%. Inoltre il 38% sta usando meno l’aspirapolvere e il 40% sta facendo addirittura a meno della lavatrice.
Insomma pur di risparmiare, gli italiani sono propensi a tutto. Ora si dovrà capire solo come il Governo aiuterà tutti.