Il governo Meloni tira dritto sulla fine della Maggior Tutela per le bollette luce e gas. Il ministero dell’Ambiente ha varato un decreto che definisce i criteri mediante i quali sarà gestita la transizione al Mercato Libero di circa 9 milioni di utenti che si trovano ancora nel regime di tutela gestito dall’Arera. Semplificando al massimo, gli italiani che non avranno effettuato, entro gennaio 2024, il passaggio al libero mercato vedranno la propria utenza messa all’asta tra i differenti operatori.
Pesanti aumenti nel Mercato Libero dell’energia a partire da giugno 2023: perché?
Il governo Meloni ha deciso di non prorogare le misure introdotte dal precedente governo Draghi. Queste norme mettevano un freno alla raffica di aumenti effettuati dai distributori di energia a partire dalla scorsa estate, quando soprattutto il gas aveva raggiunto prezzi record sul mercato olandese TTF. Cosa succederà dunque a partire da giugno 2023? La risposta è semplice. I distributori di energia potranno nuovamente effettuare modifiche unilaterali dei contratti, il che si tradurrà con grande probabilità in nuovi e importanti aumenti delle tariffe delle bollette luce e gas. Nel frattempo, i tribunali amministrativi hanno anche sconfessato l’operato dell’Antitrust che aveva provato a bloccare, durante l’autunno scorso, gli aumenti tariffari quando scadevano le condizioni contrattuali dei clienti. Insomma, gli italiano devono prepararsi alla fine di ogni tutela da parte dello Stato.
Quale sarà il percorso di transizione dal Regime Tutelato al Mercato Libero dell’energia?
La data fatidica per il passaggio dal Regime Tutelato delle tariffe delle bollette luce e gas al Mercato Libero è il 10 gennaio 2024. Gli utenti che non avranno effettuato il passaggio autonomamente vedranno la propria utenza assegnata ad altri operatori mediante un sistema competitivo di aste, gestito dall’Acquirente unico.
Utenti vulnerabili e utenti responsabili: i cittadini saranno consegnati alla selva del Mercato Libero
Si attende invece ancora la normativa che dovrà tutelare i cosiddetti soggetti vulnerabili, per i quali non dovrebbe essere obbligatoria l’uscita dal Regime di Maggior Tutela per la definizione delle tariffe delle bollette luce e gas. Un decreto legislativo del 2021 ha sancito chi dovrà essere considerato ‘vulnerabile’: persone che versano in una condizione economica svantaggiata, coloro che utilizzano apparecchiature mediche e terapeutiche ad alto consumo di energia elettrica, persone con disabilità o di età superiore a 75 anni, coloro che vivono in abitazioni di emergenza a causa di un evento calamitoso. Non è ancora chiara quale sarà la tempistica e quali le modalità per definire questi profili.
Per tutti gli altri utenti, invece, partirà il periodo di transizione che abbiamo descritto. Questo regime di tutele graduali durerà fino al 1° aprile 2027, quando l’utente sarà costretto o a scegliere un altro operatore del Mercato Libero o ad accettare la migliore offerta del provider che ha vinto l’asta. L’elemento però che inciderà maggiormente sulla capacità di scelta degli utenti è un altro: quando il servizio di Maggior Tutela chiuderà i battenti, non ci saranno neanche più gli aggiornamenti Arera sulle tariffe delle bollette, che fino a oggi permettevano di effettuare un confronto con le offerte del Mercato Libero.
Insomma, ci sarà una visibilità molto minore sulle condizioni economiche e per gli italiani sarà notevolmente più difficile comprendere e controllare come evolvono e perché le offerte commerciali. Gli italiani, dunque, non avranno più valori di riferimento. Si parla di ‘utenti responsabili’, cioè di responsabilità demandata al cittadino, ma forse sarebbe più onesto dire ‘utenti consegnati senza difese al Mercato Libero’.
Bollette luce e gas, il governo ha deciso: raffiche di aumenti da giugno e cosa succederà dal 2024
La situazione non sarà semplice, anche e soprattutto perché viviamo in un’epoca di crisi economica ed energetica. Due sono le questioni che gli italiani dovranno affrontare. Chi si trova nel Mercato Libero è probabile che riceverà aumenti poderosi a partire da giugno 2023, quando sarà data nuovamente la possibilità ai provider di modificare le condizioni economiche dei contratti in modo unilaterale. Bere o affogare. A partire da gennaio 2024, invece, chi si trova nella Maggior Tutela dovrà passare al Mercato Libero. Se non lo farà, l’utenza sarà assegnata tramite asta.
E, come abbiamo visto, sembra essere la soluzione migliore. Che fare, dunque? Chi si trova nel Mercato Libero dovrebbe passare alla Maggior Tutela, in modo tale da difendersi dai probabili aumenti incondizionati che si attendono a partire da giugno? La risposta potrebbe essere affermativa, anche perché il sistema competitivo delle aste, a partire da gennaio 2024, sembra essere, al momento, il più conveniente.