Bollette luce e gas, obbligo mercato libero, scadenza e cosa accade a non adempiere

Bollette luce e gas, obbligo mercato libero, scadenza e cosa accade a non adempiere in tempo utile al cambiamento.
2 anni fa
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Bollette luce e gas, obbligo mercato libero, scadenza e cosa accade a non adempiere in tempo utile al cambiamento.
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Cosa succede sulle bollette se non si passa al mercato libero dell’energia e del gas? Una domanda che è già di attualità da tempo e che presto dovrà trovare risposta per la totalità delle famiglie italiane. Infatti di rinvio in rinvio, sta per arrivare a compimento il progetto che porta il mercato tutelato a scomparire come opzione per le famiglie. Il mercato con prezzi disposti dalle autorità, cesserà di esistere dal 10 gennaio 2024. Una decisione ormai certa. E alcuni nostri lettori ci chiedono spiegazioni sui cosa accadrebbe loro nel caso in cui non adempissero.

“Buonasera, ho ricevuto ieri la visita di alcuni ragazzi di una compagnia di energia elettrica che mi volevano fare un contratto nuovo. Mi sembravano ragazzi seri e non truffatori, ma ho pensato di lasciare tutto come è adesso. Ho una bolletta della luce con ENEL servizio elettrico nazionale. Non ho mai cambiato ditta, cosa che invece i miei figli a casa loro hanno fatto. I ragazzi della compagnia mi hanno detto che ero obbligato a cambiare perché ENEL chiude. E che se non lo faccio rischio che lo facciano in maniera automatica. Loro invece mi dicevano che mi offrivano una tariffa più bassa. Ma di che si tratta? Sono davvero obbligato a cambiare? E se non lo faccio?”

Addio per sempre al mercato tutelato per luce e gas

Il 10 gennaio del 2024 è la data fissata per la dead line del mercato tutelato di luce e gas. Infatti è previsto l’addio al mercato tutelato per le famiglie italiane indistintamente. Una cosa che ai condomini accadrà già dal 1° aprile prossimo. Le famiglie e gli utenti quindi, saranno presto chiamati a dover scegliere obbligatoriamente il loro nuovo fornitore di luce e gas. Si entra nell’era esclusiva del mercato libero. Infatti dopo anni in cui i due mercati hanno avuto una convivenza effettiva, adesso è il momento della rivoluzione.

Quindi, il nostro lettore dovrà cambiare operatore, scegliendo tra le varie offerte e individuando quella più congeniale ai suoi consumi. Sparisce quindi quel mercato che ancora oggi la fa da padrone.

Mercato tutelato e mercato libero bollette

Il mercato tutelato è quello in cui le condizioni dei contratti, dalle vendite alle tariffe, sono fissate e tutelate da ARERA, Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambienti. Il meccanismo di tutela, piuttosto complesso può essere riassunto semplicemente in un aggiornamento trimestrale che ARERA impone al sistema. Nel mercato libero tutto è demandato a quanto stabilisce il fornitore e a ciò che sceglie l’utente, tra tariffe fisse, fasce orarie e così via dicendo. Nel mercato libero ogni fornitore stabilisce arbitrariamente i prezzi in un regime di libera concorrenza, salvo lasciare all’utente la facoltà di scegliere l’offerta lui più congeniale.

Cos’è il Servizio a Tutele Graduali di ARERA

Obbligo di cambiare fornitore quindi, e su questo pochi dubbi a partire dal 10 gennaio. Chi non adempie, rischia di finire con un cambio non autonomo. Sarà ARERA infatti a garantire all’utente la continuità della fornitura. Ma lo farà cambiando fornitore d’ufficio, mandando l’utente in una compagnia scelta da ARERA (ci sarà un’asta tra compagnie fornitrici di luce e gas), secondo il sistema del Servizio a Tutele Graduali. Continuità della fornitura elettrica e utenti temporaneamente assegnati d’ufficio ad altri fornitori scelti da ARERA. Questo il meccanismo. Ed è l’unica cosa che rischia il nostro lettore come qualunque altra famiglia che ha questo dubbio. Infatti non ci sono rischi diversi dalla perdita della facoltà di scelta del nuovo fornitore. Non ci sono multe e nemmeno il rischio di rimanere al buio per quanto riguarda la corrente elettrica.

Cosa dovrebbero controllare le famiglie per risparmiare sulle bollette nel mercato libero

Non scegliere da soli è un errore e questo va considerato.

Anche il cliente normale, che non ha competenze e conoscenze utili a poter scegliere l’operatore più conveniente, farebbe bene a interpellare chi di mestiere. In modo tale da trovare l’offerta più congeniale. ARERA da questo punto di vista ha stabilito anche che le compagnie a cui gli utenti si rivolgeranno, dovranno offrire anche una tariffa fissa simile a quella del mercato tutelato che va a scomparire. L’hanno ribattezzata PLACET, acronimo di Prezzo libero a condizioni equivalenti alla tutela. Una soluzione meno radicale per accompagnare anche gli utenti più restii al cambiamento, ad entrare in maniera soft e graduale nel mercato libero. Con PLACET infatti, il prezzo resta in mano all’operatore come decisione, e potrà essere ritoccato ogni 12 mesi. Ma le condizioni contrattuali nelle bollette resteranno invariate e decise preventivamente da ARERA.

 

Giacomo Mazzarella

In Investireoggi dal 2022 è una firma fissa nella sezione Fisco del giornale, con guide, approfondimenti e risposte ai quesiti dei lettori.
Operatore di Patronato e CAF, esperto di pensioni, lavoro e fisco.
Appassionato di scrittura unisce il lavoro nel suo studio professionale con le collaborazioni con diverse testate e siti.

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