È stata approvata nella giornata dell’altro ieri una nuova norma per calmierare i prezzi delle bollette luce e gas. Si tratta di un correttivo importante, inserito all’interno del Decreto anti-rincari, Esso permetterà all’Arera di fissare in maniera differente le tariffe che compongono la bolletta. Semplificando al massimo, l’Autorità potrà intervenire direttamente sui costi reali di acquisto del gas sostenuti dagli importatori. Controbilanciando le impennate dell’indice della borsa di Amsterdam, guidate da forme speculative. Hanno fatto scalpore le indagini di Report che hanno mostrato come l’azienda Eni, ad esempio, abbia maturato, nel periodo di maggiore difficoltà per cittadini e imprese italiane, degli extra profitti giganteschi.
Quanto potranno scendere le bollette luce e gas con la nuova norma contro gli extraprofitti?
La nuova norma varata nella giornata dell’altro ieri è allo stesso tempo contro le manovre speculative e gli extra profitti. Ed è un modo per aiutare famiglie e imprese in difficoltà. L’articolo 18-bis del Decreto che è stato approvato dalla Camera introduce il principio per cui tra i poteri dell’Arera ce n’è uno in particolare. Ovvero “il rinvio al reale costo di approvvigionamento delle materie prime oltre che all’andamento di mercato tra i parametri in relazione ai quali l’Autorità stabilisce e aggiorna le tariffe”. Secondo l’analisi condotta da Il Messaggero, analizzando i costi del gas naturale, il prezzo del gas potrebbe scendere del 40%. Non si tratta di un vero e proprio ‘prezzo calmierato’, ma di qualcosa che si avvicina molto. L’Arera infatti potrà decidere in completa autonomia quanto far pesare nelle bollette le grandi fluttuazioni (speculative) dei prezzi del gas sul mercato Ttf di Amsterdam. Si calcola che nel 2021 la spesa annua di una famiglia media per le bollette luce e gas è stata di 1.770 euro; se la situazione rimanesse immutata, nel 2022 il conto salirebbe a 3.161 euro.
Qual è il margine di manovra dell’Arera sulle bollette luce e gas?
La questione dei costi dell’energia e del preso sulle tariffe delle bollette luce e gas è quanto mai delicata nell’attuale situazione di guerra. L’Europa avrebbe dovuto agire di concerto, come una vera unione politica, ma per il momento non sembra essere in arrivo alcuna misura da parte di Bruxelles. Intanto, autorevoli economisti sottolineano come il prezzo del gas rimarrà alto sicuramente per tutto il 2022. Si parla di una media di circa 100 euro a megawattora, sicuramente più bassi dei 300 euro raggiunti a marzo, ma decisamente più alti rispetto ai 20 euro di dodici mesi fa. Le prospettive non sono buone, e il premier Mario Draghi ci ha tenuto ad assicurare che “il distacco dal gasso russo non è un tema sul tavolo, oggi”.
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