È in arrivo un cambiamento epocale per tutti i consumatori: a partire dal 10 gennaio 2024 vi sarà la fine del Mercato Tutelato per le bollette luce e gas. Stefano Besseghini, Presidente dell’Autorità di Regolazione per Energia, Reti e Ambiente (Arera) per il settennato 2018-2025, ha dichiarato nella giornata di ieri che ci sono ancora circa 9 milioni di utenti serviti dalla Maggior Tutela, circa il 30% dei consumatori domestici. “Il mercato da solo non è stato in grado di determinare condizioni tali da essere attrattivo per questi consumatori”, ha sottolineato Besseghini,“ ma va anche considerato che una percentuale (difficile da definire) di consumatori non è risultata interessante per il mercato e di questi si dovrà avere particolare cura”.
Sfatiamo qualche mito
Le prime domande che molti utenti del Mercato Tutelato si pongono sono le seguenti: cosa succede se non faccio in tempo il passaggio al Mercato Libero? Vedrò interrotta la mia fornitura?La risposta è semplice: non succede nulla e non ci sarà nessuna interruzione nell’approvvigionamento. Non c’è nessun obbligo di legge a passare al Mercato Libero, in quanto è previsto un periodo di tutele graduali, che analizzeremo a breve, che accompagnerà il cittadino nel passaggio. Un sistema che durerà circa tre anni, così come è già avvenuto per le piccole e microimprese.
Un altro mito da sfatare, soprattutto in tempi di crisi energetica, è la convenienza del Mercato Libero: al momento, si è molto più al sicuro nella Maggior Tutela, al punto tale da essere preferibile per risparmiare sulle bollette luce e gas. Preferibile per chi già si trova sotto l’ombrello di Arera, ma preferibile anche per chi, non trovandosi bene nel Mercato Libero, vorrebbe tornare nel Mercato Tutelato.
Bollette luce e gas, Mercato Tutelato: perché è la scelta migliore per risparmiare?
Il Mercato tutelato può essere la scelta migliore per risparmiare sulle bollette luce e gas perché, a partire dal 10 gennaio 2024, è previsto un Servizio a Tutele Graduali (STG) che aiuterà il consumatore a effettuare il passaggio in maniera consapevole e ad avere, per i successivi tre anni, tariffe tutelate. Ma cosa succederà più precisamente? Facciamo un esempio. Il sig. Mario Rossi ha deciso di non passare al Mercato Libero e di restare nel Mercato Tutelato fino alla scadenza di quest’ultimo, prevista per il 10 gennaio 2024. A quel punto, l’utenza del sig. Rossi sarà messa all’asta e sarà affidata all’operatore che, per vincere la gara d’appalto, avrà proposto le tariffe più convenienti. Il sig. Rossi sarà comunque libero in ogni momento di passare al Mercato Libero.
Il Servizio a Tutele Graduali (STG) durerà fino al mese di aprile del 2027, ma anche a quella scadenza il sig. Mario Rossi potrà non aver scelto nessun operatore del Mercato Libero. cosa succederà a quel punto? Semplice: la sua utenza sarà affidata al medesimo operatore del triennio precedente, secondo le tariffe più basse proposte dallo stesso. Insomma, un’ulteriore tutela.
Per effettuare la scelta consapevolmente, il sig. Rossi sa bene che questo sistema è stato già attivato per le piccole e microimprese, e si è rivelato oltre ogni aspettativa. Secondo i dati forniti, le tariffe non solo sono state più basse rispetto a quelle del Mercato Libero, ma, in certi casi, addirittura migliori della Maggior Tutela.
In sintesi
1. Secondo l’ultimo report di Arera sono ancora circa 9 milioni gli utenti che si trovano nel Mercato Tutelato, nonostante la fine prevista per il 10 gennaio 2024
2.
3. La scelta migliore è quella di restare nel Mercato Tutelato (o tornarci), non solo perché le tariffe delle bollette luce e gas sono al momento le più convenienti, ma anche perché è previsto un Servizio a Tutele Graduali (STG), particolarmente favorevole per il cittadino
4. Altro mito da sfatare riguarda l’impossibilità di tornare al Mercato Tutelato: gli operatori del Mercato Libero non possono impedirlo.