Bollette in calo anche nel mese di marzo, grazie alla discesa dei prezzi del gas. Alla Borsa di Amsterdam, questa settimana sono diminuiti fin sotto 40 euro per Mega-wattora, ben lontani dal record storico dei 340 euro dell’agosto scorso. I bilanci familiari tornano a respirare, sebbene le spese per luce e gas restino superiori ai livelli pre-bellici. E la legge di Bilancio 2023 aveva prorogato gli aiuti del governo a famiglie e imprese fino al 31 marzo. Era stata l’Unione Europea a chiedere che tali sostegni avessero una durata breve, al fine di fare il punto di periodo in periodo sulla base delle condizioni effettive del mercato.
Nuovo decreto bollette: bonus sociale non per tutti
Il governo Meloni è intenzionato ad approvare già dalla prossima settimana un nuovo decreto contro il caro bollette, ma stavolta gli aiuti diverrebbero più mirati, come peraltro chiede la Banca Centrale Europea. Fino ad oggi il bonus sociale è garantito per intero alle famiglie con ISEE fino a 9.530 euro e all’80% per quelle con ISEE tra 9.350 e 15.000 euro. Proseguire su questa strada non sembra nelle volontà dell’esecutivo di centro-destra. C’è il problema degli oneri di sistema con cui fare i conti. Si tratta di spese caricate sugli utenti, anche se non sono attinenti all’erogazione del servizio.
L’ipotesi allo studio sarebbe di mantenerli azzerati solo per le famiglie che su base annua riducano i consumi di energia. A tale riguardo, il governo ha chiesto all’Arera, l’authority per l’energia, di effettuare diverse simulazioni per capire l’impatto che ciascuna soluzione avrebbe sui conti pubblici. Il ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti, vorrebbe introdurre un meccanismo premiale a favore delle famiglie che consumino il 20-30% di energia in meno rispetto allo scorso anno. Otterrebbero gli sconti in bolletta e in questo modo l’Italia ridurrebbe le importazioni di gas, un modo per tenere sotto pressione i prezzi.
Sconti mirati, obiettivo: taglio consumi energia
Per le imprese il discorso sarebbe diverso. Esse beneficiano ad oggi di un credito d’imposta fino al 45% delle bollette. Tuttavia, una cosa è stato aiutarle quando il prezzo del gas era di 150-200 euro per Mega-wattora, un’altra sarebbe oggi con il calo a 40 euro. In questo caso, il governo vorrebbe fissare un livello di prezzo oltre il quale scatterebbe il credito d’imposta. Dunque, aiuti mirati contro il caro bollette. L’era degli aiuti a pioggia sta per finire. Senza traumi, dato che il prosieguo del calo dei prezzi internazionali ridurrà le spese a carico degli italiani.
E’ stata evidente a tutti la disparità di trattamento nell’ultimo anno tra le famiglie. Se è giusto aiutare i redditi più bassi, non altrettanto può dirsi nel far ricadere il peso delle bollette stratosferiche solo su una parte dell’utenza. I consumi di gas sono complessivamente diminuiti nel 2022 del 10%, ma c’è da scommettere che i tagli sono avvenuti paradossalmente tra le fasce di reddito medio-alte, in quanto sprovviste di aiuti. Con il nuovo decreto è probabile che anche le famiglie a basso reddito saranno incentivate a tagliare i consumi di luce e gas per risparmiare in bolletta.