Bollette della luce, tornare al mercato tutelato conviene, addio al mercato libero
Il nostro lettore non è il solo a segnalare disagi nel mercato libero rispetto a quello tutelato per quanto concerne le bollette dell’energia elettrica. La nostalgia per il passato e le bollette con Enel Servizio Elettrico Nazionale è diffusa, e il rimpianto per il cambio, che presto diventerà obbligatorio, sembra una beffa.
Contrariamente alle aspettative, il mercato libero ha portato a un aumento dei costi anziché a risparmi per i consumatori. Sebbene esistano casi di individui che oggi pagano meno rispetto al passato, le statistiche generali, soprattutto quelle fornite da ARERA, l’Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente, indicano il contrario.
ARERA, essendo un ente supervisore nel settore energetico, fornisce dati affidabili, rendendo evidente la tendenza generale agli aumenti nel mercato libero.
Perché si può ancora tornare al mercato tutelato
Anche nel 2024, il mercato tutelato risulta essere più conveniente rispetto al mercato libero, tanto che ARERA ha suggerito di considerare un ritorno a tale mercato. Questa possibilità esiste nonostante l’imminente obbligo di transizione al mercato libero per l’energia elettrica, previsto per luglio. Durante un’audizione in Commissione Attività Produttive a Montecitorio, Stefano Besseghini, Presidente di ARERA, ha sottolineato questa opzione.
In media, i clienti nel mercato libero pagano circa 38 centesimi di euro per kWh, mentre nel mercato tutelato il costo medio è di 33 centesimi per kWh. Di conseguenza, chi rimane nel mercato tutelato beneficia di un risparmio. Emergono dubbi sulla prontezza della transizione, considerando che la scadenza definitiva è fissata per luglio 2024.
Questi dubbi si amplificano alla luce dei notevoli aumenti di spesa per alcuni utenti, suggerendo che cambiare mercato in anticipo potrebbe essere stato prematuro. Questo è particolarmente vero per i consumatori indecisi sulla scelta del nuovo fornitore, nonostante il cambio al mercato libero diventerà obbligatorio.
La regola di salvaguardia per le bollette energetiche
Infatti, coloro che al primo luglio 2024, data di chiusura del mercato tutelato, non avranno effettuato una scelta e non saranno passati al mercato libero, verranno inclusi in una soluzione di salvaguardia. A questi utenti sarà applicato un regime facilitato di migrazione, una sorta di compromesso tra il mercato libero e quello tutelato. Il costo delle bollette sarà quindi determinato in parte dalle dinamiche del mercato libero e in parte da tariffe fissate da ARERA.
Chi si trova attualmente nel mercato libero avrà anche la possibilità di ritornare al mercato tutelato. Nonostante le resistenze di molte compagnie di fronte a clienti che desiderano fare tale passaggio.
Durante la sua audizione, il Presidente di ARERA ha anche evidenziato come l’autorità abbia istruito gli operatori del settore energetico a facilitare il ritorno al mercato tutelato per quei clienti che esprimono il desiderio di farlo.