Bollette non pagate, emergenza arretrati: un paracadute per chi non ce la fa

Con le bollette ai massimi, in attesa che venga definito il nuovo esecutivo, si ragiona su un quarto aggiornamento del Decreto Aiuti.
2 anni fa
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bollette e mercato tutelato
Foto © Pixabay

Con l’aumento esponenziale dei costi, non poteva che verificarsi il problema a cascata delle bollette non pagate. Per questo si parla di un paracadute per chi non riesce a gestire il vento dei rincari. Il lavoro del nuovo Governo potrebbe iniziare dal condono fiscale come dall’assistenza diretta a chi, per colpa della crisi, si è ritrovato indietro anche con i pagamenti delle utenze. Del resto, anche confermando le misure introdotte dagli ultimi decreti, difficilmente i contribuenti riuscirebbero a conciliare il mare magnum delle uscite mensili.

Anzi, secondo l’Associazione degli amministratori di condominio (Anaci), i prossimi mesi saranno estremamente complicati per la maggior parte delle famiglie. Per colpa del caro energia chiaramente ma anche per i rincari generalizzati che hanno colpito altri settori della quotidianità, a cominciare dai prodotti alimentari. E per fortuna il carburante, almeno negli ultimi mesi, ha raggiunto una sostanziale stabilità.

Al momento, ciò che preoccupa davvero è il costante spostamento dell’asticella (verso l’alto) per quel che riguarda i costi delle utenze energetiche. Un quadro col quale toccherà fare i conti già a partire dal mese di ottobre e almeno per tutto il trimestre in arrivo, l’ultimo del 2022. L’allarme lanciato dall’Anaci mette in chiaro la situazione difficile che si ritroveranno a vivere soprattutto i contesti in cui il riscaldamento è centralizzato, aggravando i problemi di morosità per via delle bollette non pagate.

Caro bollette non pagate, caos condomini

A ogni modo, per avere un quadro più chiaro bisognerà attendere perlomeno la fine del mese. Il tempo necessario affinché la squadra di Governo prenda posto e si inizi seriamente a ragionare nell’ottica della prossima Manovra. Fino ad allora, le calcolatrici resteranno salde in mano ai consumatori. Per quanto riguarda le bollette, una maggiorazione era prevista anche se l’Arera ha rivisto leggermente al ribasso i numeri quando ha trasformato in dati concreti le iniziali previsioni.

Tuttavia, per quel che riguarda i conguagli condominiali, una maggiorazione era stata registrata già lo scorso anno nella misura del 50%, come spiegato dal presidente provinciale Anaci Milano, Leonardo Caruso. Il problema, a quel punto, non sarebbe tanto la morosità quanto l’effettiva impossibilità dei condomini in questione di far fronte a un esborso di tale portata. Al vaglio del nuovo Governo, dovrà quindi inevitabilmente andare la questione del caro bollette, con ulteriori misure che impediscano l’affondamento delle economie familiari. Senza contare che, in ballo, resta ancora la disputa sul tetto al prezzo del gas.

Dal tetto Isee allo scostamento

L’obiettivo della squadra di Giorgia Meloni è di completare i lavori di assetto del team governativo entro il 20 ottobre, concedendosi quindi non più di cinque giorni dall’insediamento del nuovo Parlamento, previsto il 13 del mese. Sempre che, come sembra probabile, sarà infine la leader di Fratelli d’Italia a sedere a Palazzo Chigi. Il prossimo 23 ottobre si riunirà il Consiglio europeo, che deciderà le linee guida per contrastare il caro energia. Un’emergenza estremamente concreta che, però, potrebbe contare sul quarto aggiornamento del Decreto Aiuti, per arginare l’impatto delle bollette sulle economie domestiche degli italiani. Misure che, chiaramente, richiederanno risorse. Con la possibilità di tamponare provvisoriamente con una sorta di moratoria per le famiglie in difficoltà economiche e con bollette non pagate a carico. Per il momento si parla di sei mesi di tutela, durante i quali non si correrebbe il rischio del distacco delle utenze. Si starebbe inoltre ipotizzando un aumento della base Isee, così da rendere più semplice l’accesso ai bonus. Una misura che, tuttavia, richiederebbe un compendio di risorse che ridurrebbe inevitabilmente il pacchetto per i nuovi sostegni. Difficile ragionare su un nuovo scostamento di bilancio, visto il periodo di recessione che diversi partner europei.

Estendere il deficit italiano significherebbe più incertezze che basi di sussistenza. Maggiori risposte arriveranno dopo l’insediamento del nuovo esecutivo.

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