In un contesto di lotta all’evasione e dello stop all’uso del contante sempre più pressante, anche l’ormai storico modello Rav sta per andare in pensione, per essere sostituito da un nuovo metodo di pagamento “al passo coi tempi”.
Il nuovo modello Pago PA
Si punta, come è ormai noto, allo stop del contante e al conseguente uso dei pagamenti digitali. Il nuovo modello permetterà di pagare, grazie a un QR Code, anche attraverso smartphone.
Come per il Rav, sarà possibile pagare, oltre che online, anche presso poste, banche, tabaccherie e altri canali aderenti, attraverso l’apposito modulo contenuto nelle cartelle stesse.
Come spiegato dall’Agenzia Delle Entrate e Riscossione, il modulo PagoPa contiene due sezioni:
- Una sezione dedicata al pagamento tramite Banche e altri canali, che riporta un QR code e un codice Cbill;
- Un’altra sezione per i pagamenti da effettuare presso “Poste italiane”, che riporta, al posto del QR Code, un “riquadro Data Matrix”.
I bollettini Rav, legati a comunicazioni già in essere, potranno continuare ad essere utilizzati, come ad esempio tutti quei Rav per il pagamento della Rottamazione – ter o altro.
Stesso discorso per le comunicazioni che verranno inviate ancora con i Rav, almeno fin quando non sarà concluso il passaggio definitivo a questo nuovo metodo di pagamento.
Il sistema Pago pa ha interessato, negli ultimi 3 anni, 4,7 milioni di pagamenti, di cui ben 2,2 milioni soltanto nei primi 8 mesi.