Bollino blu caldaia: cos’è, a cosa serve e chi deve farlo
Partiamo con il ricordare che il bollino blu è obbligatorio in tutte le città di Italia dal 2005 mentre dal 2014 è stato inoltre previsto che tutti gli impianti termici di climatizzazione e produzione di acqua calda debbano essere dotati di libretto di impianto, su cui appunto dovrà essere apposto il nostro bollino blu. La prima verifica va fatta alla prima accensione della caldaia. Dopo aver eseguito i dovuti controlli in particolare sui fumi di scarico, gli esperti del settore accreditati dal Comune, provvedono alla compilazione del libretto della caldaia e rilasciano il bollino blu appunto, ovvero alla certificazione di efficienza dell’impianto.
Il tecnico poi invia il suo rapporto di controllo all’Ente (Comune, Provincia o altro). Posto che la normativa fa esplicito riferimento agli impianti termici con potenza superiore ai 5 Kw, si può dedurre che sono esclusi caminetti, impianti atti alla sola produzione di acqua e stufette. Quanto costa il controllo per il bollino blu 2015? La cifra è estremamente variabile: può andare mediamente dai 90 ai 300 euro a seconda dell’impianto. In alcuni Comuni sono previsti bonus fiscali che quindi abbassano il costo del controllo della caldaia. Visto che il bollino blu 2015 è diventato obbligatorio, non mancano offerte per i controlli caldaia online, sui gruppi di acquisto.