Bollo auto dove non si paga e dove è più alto, mappa di tutte le regioni italiane

Vediamo per il bollo auto dove non si paga e dove è più alto. Con la mappa di tutte le regioni italiane. A partire da quelle più virtuose, che offrono anche l'esenzione permanente dal pagamento della tassa di possesso dei veicoli. Le informazioni per non pagare legalmente.
3 anni fa
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Bollo auto
Bollo auto dove non si paga e dove è più alto, mappa di tutte le regioni italiane

Vediamo per il bollo auto dove non si paga e dove è invece più alto. Con la mappa di tutte le regioni italiane. A partire da quelle più virtuose, che offrono anche l’esenzione permanente dal pagamento della tassa di possesso dei veicoli. A quelle dove invece proprio per il bollo la tassazione regionale è decisamente più aspra.

In particolare, di regione in regione, per capire il bollo auto dove è più alto basta andare sul sito Internet dell’ACI. Che è l’Automobile Club D’Italia.

Un portale dove è presente proprio il calcolatore relativo alla tassa regionale di possesso dei veicoli.

Bollo auto dove non si paga e dove è più alto, ecco la mappa di tutte le regioni italiane

Detto questo, le regioni per il bollo auto dove non si paga, o si paga in misura ridotta se l’auto è elettrica, alimentata a idrogeno o ibrida sono davvero tante. A partire dalla Lombardia e passando per l’Abruzzo, la Valle D’Aosta, la Campania, l’Umbria, il Friuli Venezia Giulia, la Liguria ed anche la regione Lazio.

Per la verifica sul bollo auto dove non si paga l’automobilista, di conseguenza, non deve fare altro che collegarsi al sito Internet istituzionale della propria regione. Ed il tutto fermo restando che, sul bollo, ci sono delle esenzioni e delle riduzioni che sono collegate non a provvedimenti regionali, ma alla legislazione nazionale. Vediamo allora come e quando.

Dalla mappa di tutte le regioni italiane alle esenzioni che sono previste dalla legislazione nazionale

Per esempio, sul bollo auto dove non si paga, l’esenzione dal pagamento della tassa è valida su tutto il territorio nazionale per chi rientra nei benefici che sono previsti dalla legge 104. Così come sono previste riduzioni e esenzioni, rispettivamente, pure per i possessori di auto storiche con più di 20 anni e per quelle ultratrentennali.

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In redazione arrivano quesiti in merito al bonus prima casa under 36 introdotta dal decreto Sostegni bis. In uno degli ultimi ci è chiesto se l’agevolazione si applica, ad esempio, anche laddove oggetto dell’atto stipulato dal notaio sia la costituzione del diritto di usufrutto e nuda proprietà. Diamo, quindi, risposta ai nostri lettori. Il bonus prima casa under 36 Il decreto Sostegni bis, ha introdotto il c.d. bonus prima casa under 36. Si tratta di agevolazioni fiscali riconosciute a giovani che rispettano determinati requisiti reddituali ed anagrafici e che acquistano un immobile destinato a “prima casa”. In dettaglio, il beneficio consiste: nell’esenzione dal pagamento dell’imposta di registro, ipotecaria e catastale nel riconoscimento di un credito d’imposta di ammontare pari all’IVA (in caso di acquisto soggetto a tale imposta) nell’esenzione dall’imposta sostitutiva per i finanziamenti erogati per l’acquisto, la costruzione e la ristrutturazione di immobili ad uso abitativo. I requisiti anagrafici e reddituali Il bonus prima casa under 36, come detto si applica solo laddove siano rispettati determinati requisiti in capo al giovane acquirente. In dettaglio questi, deve, congiuntamente: avere un valore ISEE non superiore a 40.000 euro annui non aver compiuto il 36° anno di età nell’anno in cui è stipulato l’atto di acquisto della “prima casa” rispettare in capo a se i requisiti per l’applicazione dell’agevolazione prima casa previsti dalla Nota II-bis all’articolo 1 della Tariffa, parte prima, allegata al TUR (Testo Unico Imposta di Registro). Tipologia di atti ammessi al bonus prima casa under 36 Le agevolazioni in commento si applicano a tutti gli atti comportanti il trasferimento a titolo oneroso della proprietà (o quota di comproprietà) ed a tutti quelli comportanti il trasferimento o la costituzione di diritti reali di godimento (quindi, nuda proprietà, usufrutto, uso, abitazione) delle anzidette case di abitazione (Circolare n. 12/E del 2021). Dunque, il bonus prima casa under 36, nel rispetto di tutti i requisiti richiesti, è ammesso anche laddove oggetto dell’atto notarile sia la costituzione di usufrutto e nuda proprietà. Il legislatore, comunque, stabilisce un intervallo temporale in cui deve essere stipulato l’atto. In particolare le agevolazioni qui in commento, secondo la norma di cui al decreto Sostegni bis, si applicano agli atti stipulati nel periodo 26 maggio 2021 – 30 giugno 2022 (la legge di bilancio 2022 dovrebbe prorogare al 31 dicembre 2022). Potrebbero anche interessarti: Agevolazioni prima casa under 36: se il mutuo lo pagano i genitori cosa succede? Bonus prima casa under 36, le regole in caso di acquisto cointestato
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