Secondo alcune recenti indiscrezioni, il governo potrebbe decidere di abolire una volta per tutte il cosiddetto super bollo auto: l’addizionale erariale che devono pagare i possessori di veicoli di grossa cilindrata.
La scelta potrebbe essere motivata dal bassissimo gettito che questa tassa porta nelle casse dello stato. Insomma, un balzello ingiustificato e che, al tempo stesso, ha contribuito alla crescita del fenomeno dei furbetti dei falsi leasing di autovetture con targa estera, ma utilizzate in Italia. Vediamo meglio di cosa si tratta.
Bollo auto, cos’è e chi spetta
Il bollo auto è una tassa che generalmente viene gestita dalle Regioni. Fanno eccezione il Friuli Venezia Giulia e la Sardegna per le quali la stessa è gestita dall’Agenzia delle Entrate.
Sono tenuti al pagamento della tassa automobilistica coloro che tutti i soggetti proprietari di un veicolo registrato al PRA, indipendentemente dall’effettivo utilizzo dello stesso.
Con Legge n. 214 del 22/12/2011, pubblicata sulla G.U. n.300 del 27/12/2011, all’art. 16 è stato istituito il cosiddetto superbollo. Si tratta di un’addizionale della tassa automobilistica per le autovetture e per gli autoveicoli per il trasporto promiscuo pari a 20 euro per ogni KW di potenza del veicolo superiore a 185 KW. Sono previste delle riduzioni in base agli anni di immatricolazione dell’autovettura. Se questa, infatti, ha un’età inferiore a:
- cinque anni, si ha diritto a una riduzione pari a 12 euro per ogni kilowatt;
- dieci anni, la riduzione sarà di 6 euro per ciascun kilowatt;
- quindici anni, la riduzione è di 3 euro per ogni kilowatt.
La data di pagamento del bollo auto e del superbollo, dipende da quando è stata acquistata l’automobile. Il termine di pagamento, infatti, è fissato nell’ultimo giorno del mese successivo a quello di immatricolazione della vettura.
Perché il governo potrebbe abolire il superbollo?
Il nuovo governo guidato da Giorgia Meloni potrebbe presto decidere di abolire il superbollo.
Ovviamente, allo stato attuale, si tratta di semplici indiscrezioni, ma, a quanto pare, la proposta è in fase di studio da parte dei tecnici del governo. Per avere qualche certezza, bisognerà pazientare ancora un po’, forse fino alla stesura della prossima legge di bilancio. Ovviamente, vi terremo aggiornati sugli sviluppi di questa vicenda.