Bollo auto, quando si prescrive quello del 2019

La tassa automobilistica (bollo auto) ha un termine di prescrizione ordinario di 3 anni. Di mezzo c’è la sospensione del decreto Sostegni
5 mesi fa
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bollo auto

In Italia, la tassa automobilistica, comunemente conosciuta come “bollo auto”, rappresenta una fonte significativa di entrate per le regioni e un obbligo fiscale annuale per i proprietari di veicoli.

Nonostante sia una spesa inevitabile per chi possiede un mezzo di trasporto, non sempre è chiara la normativa che regola la prescrizione di questo tributo. La prescrizione del bollo auto è un argomento di rilevante importanza, che merita una disamina dettagliata per comprendere meglio i diritti e i doveri dei contribuenti.

Proprio con riferimento alla prescrizione, se la legge dice che la tassa si prescrive in tre anni, nel mezzo c’è da fare i conti con la pandemia Covid-19 che ha portato con sé anche norme eccezionali.

Alcune di queste hanno interessato proprio la sospensione dei termini di prescrizione delle tasse.

Le scadenze ordinarie di pagamento

Il bollo auto, come noto, è una tassa di competenza della regione di residenza. La scadenza di pagamento del tributo è diversa a seconda che trattasi di veicoli già immatricolati oppure di quelli di nuova immatricolazione.

Per quelli già immatricolati al 1° gennaio dell’anno, il bollo auto (rinnovo) si deve pagare entro la fine del mese successivo a quello in cui scade l’annualità di validità (12 mesi). Quindi, ad esempio, entro il 30 aprile 2024 si deve pagare il bollo la cui annualità è scaduta il 31 marzo 2024.

Per i veicoli immatricolati in corso di anno, invece. Il bollo deve pagarsi, per la prima volta, entro la fine del mese di immatricolazione. Al riguardo è, tuttavia, prevista la deroga. Se l’immatricolazione è negli ultimi 10 giorni del mese, il primo versamento della tassa può farsi entro la fine del mese successivo.

Pertanto, se ad esempio, l’immatricolazione è avvenuta il giorno 8 aprile 2024, il versamento primo del bollo auto deve farsi entro il 30 aprile 2024. Laddove l’immatricolazione fosse il 24 aprile 2024, il primo pagamento potrà farsi entro il 31 maggio 2024.

Bisogna poi tener conto di eventuali agevolazioni. Come, ad esempio, l’esenzione bollo auto disabili. L’agevolazione non è automatica, in quanto per averla bisogna fare apposita richiesta alla regione.

Prescrizione bollo auto, quello del 2019 è ancora dovuto?

Il bollo auto ha un termine di prescrizione di tre anni. Questo significa che se entro tre anni dalla scadenza di pagamento, l’ente non avanza nessuna pretesa, se non si è pagato il bollo nulla è dovuto con riferimento alla relativa annualità.

In applicazione di detta ordinaria regola, dunque, il bollo riferito all’annualità 2019, risulterebbe già prescritto al 31 dicembre 2022.

Così sarebbe se di mezzo non ci fosse la pandemia Covid-19. Infatti, con l’art. 4 comma 1 DL n. 41/2021 (c.d. decreto Sostegni) fu stabilito che con riferimento ai carichi (debiti) affidati all’agente di riscossione nel periodo 8 marzo 2020 – 31 dicembre 2021, i termini di decadenza e prescrizione sono prorogati di 24 mesi.

Pertanto, in applicazione di detta disposizione normativa, il bollo auto annualità 2019, invece che prescriversi il 31 dicembre 2022 è prescritto 24 mesi dopo, ossia il 31 dicembre 2024. Ciò, sempre a condizione il carico risulti affidato all’ente di riscossione nel predetto periodo 8 marzo 2020 – 31 dicembre 2021. Se affidato prima o dopo, la prescrizione è stata quella ordinaria, vale a dire il 31 dicembre 2022.

Riassumendo…

  • il bollo auto ha scadenze di pagamento diverse a seconda che trattasi di veicolo già immatricolato o di veicolo immatricolato in corso di anno
  • la tassa si prescrive in tre anni
  • il DL n. 41/2021 ha sospeso per 24 mesi i termini di prescrizione per i carichi affidati all’ente di riscossione nel periodo 8 marzo 2020 – 31 dicembre 2021
  • il bollo auto riferito al 2019 si prescrive il 31 dicembre 2024 (invece che 31 dicembre 2022) sempreché il carico risulti affidato all’ente di riscossione nel suddetto periodo.

Pasquale Pirone

Dottore Commercialista abilitato approda nel 2020 nella redazione di InvestireOggi.it, per la sezione Fisco. E’ giornalista iscritto all’ODG della Campania.
In qualità di redattore coltiva, grazie allo studio e al continuo aggiornamento, la sua passione per la materia fiscale e la scrittura facendone la sua principale attività lavorativa.
Dottore Commercialista abilitato e Consulente per privati e aziende in campo fiscale, ha curato per anni approfondimenti e articoli sulle tematiche fiscali per riviste specializzate del settore.

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