Chi non paga il bollo auto per tre anni di fila rischia di perdere il veicolo: è l’effetto dell’adeguamento alle nuove norme del Codice della Strada 2019. Dopo tre anni di bollo non pagato scatta la radiazione d’ufficio. In Puglia, ad esempio, sono già stati segnalati dei casi.
Radiazione auto per bollo non pagato: la procedura
Quando non paga il bollo auto, il proprietario del veicolo riceve un avviso. La notifica non può essere ignorata: dopo 30 giorni arriveranno i carabinieri che ritireranno carta di circolazione e targa della macchina.
Il riferimento legislativo è alla novità contenuta nel Codice della Strada 2019 che prevede appunto che: “Adempimenti conseguenti al mancato pagamento della tassa automobilistica. 1. Ferme restando le procedure di recupero degli importi dovuti per le tasse automobilistiche, l’ente impositore, anche per il tramite del soggetto cui è affidata la riscossione, qualora accerti il mancato pagamento delle stesse per almeno tre anni consecutivi, notifica al proprietario l’avviso dell’avvio del procedimento e, in assenza di giustificato motivo, ove non sia dimostrato l’effettuato pagamento entro trenta giorni dalla data di tale notifica, chiede all’ufficio competente del Dipartimento per i trasporti, la navigazione, gli affari generali e del personale la cancellazione d’ufficio dall’archivio nazionale dei veicoli e dal P.R.A. Il predetto ufficio provvede al ritiro delle targhe e della carta di circolazione tramite gli organi di polizia”.
Riassumendo quindi al terzo anno consecutivo di bollo non pagato, l’automobilista avrà trenta giorni di tempo dalla notifica dell’atto di avvio del procedimento per mettersi in regola.
Ricordiamo dunque quali sono le sanzioni per il mancato pagamento del bollo prima di arrivare alla radiazione del veicolo. Queste sono proporzionali ai giorni di ritardo:
– fino al 14simo si applica lo 0,1% per ogni giorno di ritardo;
– dal 15esimo al 30esimo l’1,5%;
– dal 31esimo al 90esimo l’1,67 per cento.
Ci sono alcuni casi in cui, anche a seguito della notifica, è possibile evitare la radiazione.
In particolare l’automobilista dovrà dimostrare di:
– aver pagato almeno una delle annualità contestate dalla Regione;
– appartenere ad una delle categorie esenti dall’obbligo della corresponsione del bollo auto;
– aver venduto il mezzo o averne perduto il possesso (ad esempio a seguito di furto).
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