Bond ad alta qualità in euro, ecco tre emissioni lungo la curva

La pioggia di emissioni di queste settimane ci offre l'opportunità di investire lungo la curva su numerosi bond in euro.
2 anni fa
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Nuovi Eurobond a 7 e 30 anni
Nuovi Eurobond a 7 e 30 anni © Licenza Creative Commons

Queste prime settimane dell’anno sono state caratterizzate dalla pioggia di emissioni obbligazionarie. Non è un’esclusiva di questo 2023, ma è pur vero che stavolta il ricorso al mercato tra governi, banche e aziende si è fatto massiccio per approfittare del calo dei rendimenti dopo l’esplosione dei mesi passati. E noi vi presentiamo tre bond in euro emessi nei giorni scorsi, alla portata di tutti i risparmiatori individuali e con scadenze lungo la curva. Il primo è della Banca Europea per gli Investimenti, un organismo sovranazionale che gode della tripla A assegnata dalle agenzie di rating internazionali.

L’importo raccolto è stato di ben 5 miliardi. Lo si è potuto acquistare a lotti minimi di 1.000 euro e multipli di 1.000. Per tutte le tasche, scadenza 28 luglio 2028 e cedola annua lorda del 2,75% (ISIN: XS2587298204). Il prezzo di emissione è stato di 99,561 centesimi, corrispondente a un rendimento del 2,84%.

Questo bond in euro è sicurissimo sul fronte rischio di credito. La durata medio-breve lo espone anche a un basso rischio di volatilità dei prezzi. Nei prossimi mesi saranno possibili ulteriori ripiegamenti, ma nel medio termine dovremmo assistere a una stabilizzazione e successiva risalita dei prezzi, seppure non probabilmente clamorosa. Un buon investimento per inserire qualche cedola decente in portafoglio e alzare la qualità media degli asset.

Bond in euro di Polonia e Francia

E spostiamoci in Polonia, stato comunitario che non appartiene all’Eurozona. Ha emesso due bond in euro sulle scadenze a 10 e 20 anni. Ci occupiamo della seconda. Varsavia ha raccolto 1,25 miliardi da rimborsare in data 14 febbraio 2043 e staccherà fino ad allora cedole annuali lorde del 4,25% (ISIN: XS2586944147). Il prezzo di emissione è stato di 97,708 centesimi, ma attualmente sul mercato secondario tratta a 101, pari a un rendimento del 4,1750%. Perché la Polonia, vi starete chiedendo? I suoi titoli di stato godono di valutazioni elevate: A- per S&P e Fitch, A2 per Moody’s.

Del resto, ha un basso debito pubblico e un alto ritmo di crescita del PIL.

Infine, il bond in euro della Francia. Raccolti 5 miliardi con il nuovo trentennale in scadenza il 25 maggio del 2054 (ISIN: FR001400FTH3). Cedola del 3% e prezzo di emissione a 97,422 centesimi. Anche in questo caso, lotto minimo a 1.000 euro e multipli di 1.000. Sul secondario trattava lo scorso venerdì a 96,69 centesimi, per cui offre al momento un rendimento superiore al 3% annuo. Parigi vanta rating AA per S&P e Fitch e Aa2 per Moody’s, in tutti e tre i casi il terzo voto più alto delle rispettive scale di giudizio. Gli Oat in portafoglio garantiscono rendimenti superiori a quelli offerti dalla Germania, a parità quasi di rischio di credito. E, soprattutto, sarà raro nel futuro assistere a nuove emissioni francesi così generose.

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Giuseppe Timpone

In InvestireOggi.it dal 2011 cura le sezioni Economia e Obbligazioni. Laureato in Economia Politica, parla fluentemente tedesco, inglese e francese, con evidenti vantaggi per l'accesso alle fonti di stampa estera in modo veloce e diretto. Da sempre appassionato di economia, macroeconomia e finanza ha avviato da anni contatti per lo scambio di informazioni con economisti e traders in Italia e all’estero.
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