Bond Banca IMI in sterline inglesi è troppo caro

In sottoscrizione presso gli sportelli del gruppo Intesa SanPaolo, sarà quotato sul EuroTLX. Tasso fisso 2% e cedola trimestrale per cinque anni, ma tasse al 26%
10 anni fa
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Banca IMI torna sul mercato obbligazionario con una emissione in sterline inglesi (GBP). E’ infatti in sottoscrizione ancora per pochi giorni in bond Banca IMI Tasso Fisso 2% in Sterline 14.10.2014 – 14.10.2018 per importi minimi di 5.000 GBP (circa 6.400 euro) al prezzo di 100  per la durata di 4 anni. Le obbligazioni bancarie (IT0005047045) sono di tipo senior unsecured e corrisponderanno una cedola fissa del 2% ogni tre mesi: il 14 gennaio, 14 aprile, 14 luglio e 14 ottobre di ogni anno, fino al 2018 quando verranno rimborsate in unica soluzione. La size del bond è di 120 milioni di sterline, ripartito in 24 mila obbligazioni che verranno quotate a partire dal 14 ottobre sul mercato regolamentato EuroTLX.

Gli interessi sul bond sono soggetti a una tassazione del 26%, così come pure eventuali capital gain. Il rating atteso è BBB per Standard & Poor’s, quindi in are investment grade.   Banca IMI Tasso Fisso 2% in Sterline 2018   [fumettoforumright]Da una prima analisti, le obbligazioni banca IMI in sterline non sono convenienti. Il tasso d’interesse – osservano gli analisti – è troppo basso in relazione al rating emittente (BBB) e alle aspettative che il mercato riserva sulla sterlina inglese, visto che la Banca d’Inghilterra si appresterebbe a rialzare il costo del denaro a breve termine. Certo, la sterlina inglese si apprezzata molto nei confronti dell’euro negli ultimi 12 mesi (+9%) – proseguono gli analisti – ma non è detto che il trend possa continuare ancora. Da un lato c’è la debolezza dell’euro in prospettiva del varo di politiche monetarie ultra espansive da parte della BCE, cosa già abbastanza scontata dal cambio, ma dall’altra c’è il fatto che una sterlina troppo forte nei confronti del mercato europeo potrebbe penalizzare l’export. Questo non significa che il bond non sia da considerare, anzi, come alternativa ai risicati interessi che le obbligazioni bancarie in euro offrono, forse è da tenere in dovuta considerazione. Tuttavia, sarebbe bene evitare di acquistarlo in sottoscrizione aspettando che il prezzo offra un premio decisamente più appetibile, anche in considerazione dell’imposizione fiscale al 26% che erode notevolmente il rendimento finale.
  Banca IMI appartiene al gruppo IntesaSan Paolo   Banca IMI è la banca di investimento del Gruppo Intesa Sanpaolo ed è uno dei principali operatori finanziari italiani, con forte presenza nei collocamenti azionari e obbligazionari, nelle operazioni di finanza straordinaria e nella negoziazione di titoli. Assiste le imprese clienti nelle operazioni di raccolta di capitali di rischio e di debito. Svolge attività di consulenza finanziaria. Struttura e realizza prodotti di investimento per la clientela retail e prodotti di gestione dei rischi per le imprese e per gli enti locali. Tramite la piattaforma MiFID compliant Market Hub, Banca IMI rende disponibile ai propri clienti l’accesso integrato ai principali mercati equity, fixed income e derivati.

Mirco Galbusera

Laureato in Scienze Politiche è giornalista dal 1998 e si occupa prevalentemente di tematiche economiche, finanziarie, sociali

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