E’ iniziata l’emissione del quarto BTp Valore, i cui ordini stanno affluendo dalla mattinata di oggi al Ministero di economia e finanze. E l’offerta del Tesoro non esaurisce le opportunità di investimento per le famiglie italiane. La società Borgosesia, quotata all’Euronext Milan, ha appena deliberato l’emissione di un bond per l’importo massimo di 30 milioni di euro e aperto anche al mercato retail. Esso è senior, non subordinato, non garantito e non convertibile della durata di cinque anni.
Condizioni offerte
La data di prima emissione del bond Borgosesia è stata fissata per il prossimo 25 maggio. Il taglio minimo è di 1.000 euro, ma gli investitori dovranno sottoscrivere almeno 100 obbligazioni, per cui l’investimento minimo necessario nella prima fase sarà di 100.000 euro e multipli di 1.000 euro. L’emittente offre una cedola annuale lorda pari all’Euribor a 3 mesi più uno spread di 500 punti base o 5%. Considerato che, allo stato attuale, l’Euribor a 3 mesi si aggiri sopra il 3,80%, il tasso finale all’inizio sarà di oltre l’8,80% al lordo della trattenuta fiscale del 26%. Al netto scenderà a poco più del 6,50%.
Rischi dell’emissione
Dicevamo, il bond Borgosesia avrà durata di cinque anni, anche se l’emittente si riserva la facoltà di rimborsare il capitale alla pari successivamente al 30 giugno 2026, cioè a circa due anni dalla data di emissione. Questo è uno dei rischi delle obbligazioni cosiddette “callable”. Se il rimborso fosse effettuato prima della scadenza, l’investitore perderebbe l’opportunità di incassare le cedole per il periodo rimanente. Quanto al rischio di credito, esso è da considerarsi relativamente basso. Il rating assegnato da Modefinance è A3, quattro gradini sopra il livello “non investment grade” o “spazzatura”.
Di cosa si occupa la società? Essa è attiva nella gestione di asset non performanti, magari a seguito di fallimento o di successione e liti in fase di suddivisione dei beni.
Bond Borgosesia, spread ampio garanzia per investitori
Il bond Borgosesia consente alle famiglie di sfruttare a proprio favore eventuali movimenti rialzisti dei tassi. Se questi si muovessero verso il basso, tuttavia, le cedole diminuirebbero e il rimborso diventerebbe un evento più probabile. Infatti, l’emittente avrebbe convenienza a saldare il debito, contraendone un altro meno oneroso sul mercato. L’ampio spread offerto rappresenta una garanzia di tenuta della cedola anche in uno scenario avverso. Il tasso finale resterebbe superiore quasi certamente ai rendimenti sovrani di pari durata.