Bond Carraro 3,50% 2025: al via oggi negoziazioni sul Mot

Esordio su Borsa Italiana del bond Carraro a sette anni (XS1747134564). Taglio da 1.000 euro e prime indicazioni di prezzo
7 anni fa
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Borsa Italiana ha dato il via questa mattina alle trattazioni del bond Carraro 3,50% 2025. Caratteristica principale del primo bond senior dell’azienda italiana produttrice di trattori e macchine agricole, è il taglio minimo da 1.000 euro, cosa sempre più rara nel panorama obbligazionario italiano ed europeo e che consente anche ai piccoli e medi investitori di partecipare direttamente al mercato dei bond senza dover passare per forza di cose attraverso i costosi fondi d’investimento obbligazionari.

 

Obbligazioni Carraro 3,50% 2025

 

L’obbligazione Carraro International 3,50% 2025 (Isin XS1747134564)  è stata sottoscritta per 180 milioni di euro la scorsa settimana a un prezzo di emissione del 100% del valore nominale, rappresentate da 180.000 obbligazioni con un valore nominale di 1.000 euro ciascuna.

La data di godimento del bond è il 7 febbraio 2018, mentre la data di maturazione e rimborso è il 7 febbraio 2023, salvo possibilità di richiamo anticipato da parte dell’emittente. Carraro ha infatti il diritto di esercitare la call e rimborsare il bond prima della scadenza naturale – si legge nel prospetto informativo – anche prima  del 2023. In particolare, Carraro potrà riacquistare il bond integralmente a partire dal 7 febbraio 2021 al prezzo di 101,50, dal 2022 al prezzo di 100,75, dal 2023 a 100,375 e dal 2024 a100. Il bond è di tipo senior non garantito e gli interessi saranno corrisposti in via posticipata il 31 luglio e il 31 gennaio di ogni anno a partire dal 31 luglio 2018. I primi scambi sul Mot indicano un prezzo medio intorno a 100,50% del valore nominale per un rendimento a scadenza di circa il 3,42% e un rendimento alla data della prima call del 3,83%.

 

Carraro: fiducia dal mercato e  fatturato in crescita

 

Il successo del collocamento (arranger Equita Sim) rappresenta l’ennesimo ottimo segnale di fiducia da parte del mercato nei confronti di Carraro – ha commentato Enrico Carraro, Presidente del Gruppo -. Ora possiamo accelerare con ulteriore impulso i programmi di sviluppo previsti all’interno del Business Plan 2017-2021.

  

Per quanto riguarda l’azienda, in attesa dei risultati annuali, si può dare un occhio a quanto avvenuto fino al 30 settembre 2017. Carraro ha archiviati i nomi mesi del 2017 con un fatturato consolidato progressivo pari a 450,8 milioni di euro, in incremento del 3,4% rispetto al dato al 30 settembre 2016 a parità di perimetro. L’Ebitda è stato pari a 43 milioni di euro (9,5% sul fatturato) in sensibile incremento del 6,6% rispetto ai 40,3 milioni (9,2% sul fatturato) del medesimo periodo del 2016. Mentre la posizione finanziaria netta della gestione al 30 settembre 2017 è stata negativa per 155 milioni, in importante miglioramento rispetto ai 190,6 milioni del 30 settembre 2016. Banca Imi pensa che i risultati del terzo trimestre 2017 non siano stati molto forti ma allo stesso tempo ritiene che i conti non siano particolarmente preoccupanti.

Mirco Galbusera

Laureato in Scienze Politiche è giornalista dal 1998 e si occupa prevalentemente di tematiche economiche, finanziarie, sociali

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