Bond colombiani sotto stress: rischiano il rating “spazzatura”, ma offrono buone opportunità

Il debito sovrano di Bogotà è sotto le lenti delle agenzie di rating per l'esplosione del deficit. I rendimenti sono lievitati, anche sui titoli in dollari.
3 anni fa
1 minuto di lettura
Bond colombiani sotto stress

Sono settimane di tensioni politiche in Colombia, dove il governo ha proposto un maxi-aumento delle tasse per abbattere il deficit ed evitare il declassamento del rating sovrano da parte delle agenzie internazionali. E i bond colombiani ne pagano lo scotto, come segnala il drastico rialzo dei rendimenti di quest’anno. Il rendimento a 10 anni è salito dal 4,84% al 6,37%, allargando le distanze con il “benchmark” americano, pur trattandosi di divise differenti.

Ma stanno andando male anche i bond colombiani in dollari USA.

Il “callable” 18 gennaio 2041 e cedola 6,125% (ISIN: US195325BM66) ha perso il 10,5% quest’anno, offrendo ora un rendimento in area 4,10%. A parte seguire il trend globale, il ripiegamento risente anche della condizione di stress in cui versano i titoli di stato emessi da Bogotà. Il rischio sovrano percepito cresce. Il costo dei “credit default swaps” a 5 anni è più che raddoppiato dai neppure 70 punti base di inizio 2020 ai quasi 150 attuali dell’estate scorsa.

Bond colombiani e rischi effettivi

Dicevamo, aumento della pressione fiscale in vista. Tuttavia, la forte opposizione di piazza alla stangata rende scettici le agenzie di rating, che già valutano tutte i bond colombiani un gradino sopra il livello “junk” o “spazzatura”. S&P ha avvertito che nel caso in cui il risanamento dei conti pubblici non decollasse, entro 12 mesi potrebbe abbassare il rating. Il deficit quest’anno si attesterà all’8,6% del PIL. Era al 2,5% nel 2019. L’aumento delle tasse porterebbe nuove entrate per il 2,2% del PIL all’anno. Ma neppure il partito di centro-destra del presidente Ivan Duque intende votarlo, malgrado le insistenze del governo.

Dunque, bond colombiani veramente rischiosi o presentano opportunità d’investimento da cogliere? A tale proposito, notiamo come i titoli denominati in valuta estera non si mostrerebbero da buttare. Il paese detiene riserve valutarie per 59 miliardi di dollari, a fronte dei 21,2 miliardi di esposizioni verso l’estero a breve termine di fine gennaio.

E pur con una bilancia commerciale in deficit, esse coprirebbero circa 15 mesi di importazioni. In sostanza, il rischio default sui bond colombiani in dollari sarebbe concretamente basso. E se è vero che i rendimenti appaiano moderati, del resto il confronto con quelli americani ed europei li pone su un altro livello. Un mercato emergente, dunque, a cui guardare con la dovuta attenzione.

[email protected] 

 

Giuseppe Timpone

In InvestireOggi.it dal 2011 cura le sezioni Economia e Obbligazioni. Laureato in Economia Politica, parla fluentemente tedesco, inglese e francese, con evidenti vantaggi per l'accesso alle fonti di stampa estera in modo veloce e diretto. Da sempre appassionato di economia, macroeconomia e finanza ha avviato da anni contatti per lo scambio di informazioni con economisti e traders in Italia e all’estero.
Il suo motto è “Il lettore al centro grazie a una corretta informazione”; ogni suo articolo si pone la finalità di accrescerne le informazioni, affinché possa farsi un'idea dell'argomento trattato in piena autonomia.

Lascia un commento

Your email address will not be published.

sul tema OBBLIGAZIONI

Certificate per investire su un trittico tecnologico con un rendimento annualizzato del 12,10%
Articolo precedente

Certificate ad alto rendimento su paniere tecnologico

Cartelle esattoriali
Articolo seguente

Cartelle esattoriali: oggi è l’ultimo giorno della sospensione