La pandemia prima e la guerra tra Russia e Ucraina adesso hanno avuto un impatto duro su alcune economie in particolare. E l’Egitto è una di esse. Il paese soffre per il boom dei prezzi di generi alimentari come grano e farina, che importa in grandi quantità proprio dalla Russia. I suoi bond stanno soffrendo parecchio negli ultimi mesi. Basta guardare al titolo decennale in dollari con scadenza 15 gennaio 2032 e cedola 7,053% (ISIN: XS2079842642). All’inizio dell’anno, superava decisamente i 90 centesimi, mentre ieri risultava sceso sotto 74 centesimi.
Bond Egitto 2032, crollo da inizio anno
In pratica, quest’anno perde il 20% in termini di prezzo e sale di oltre il 3,4% come rendimento al 12%. Lo spread con il Treasury di pari durata sale contestualmente da 695 a 905 punti base o 9,05%. Considerate che il raggiungimento dei 1.000 punti è sintomo di una situazione di forte stress finanziario, segnalando l’elevato rischio default del paese.
L’Egitto ha dovuto svalutare il cambio del 14% a marzo dopo anni di stabilità. Lo ha fatto per allontanare lo spauracchio di una crisi delle riserve valutarie, scese a 37 miliardi di dollari, a fronte di 125 miliardi di debiti esteri a medio-lungo termine. Inoltre, mediamente ogni mese “brucia” più di qualche miliardo a causa del passivo corrente. Nel frattempo, il debito pubblico è esploso sopra il 90% del PIL e per il prossimo anno fiscale, che inizia a luglio, il governo ha stimato un deficit di ben 30,5 miliardi di dollari.
Essenziali i prestiti del Fondo Monetario
Nel 2016, il Fondo Monetario Internazionale (FMI) stanziò 12 miliardi a favore dell’Egitto, il quale intraprese un cammino di riforme economiche. Il piano si concluse nel 2019. Con la pandemia, il paese ricevette altri 8 miliardi dall’istituto e adesso sta trattando per un ennesimo pacchetto di aiuti.