ENEL è tornata a rifinanziarsi sul mercato obbligazionario a distanza di un mese dall’emissione di un bond ibrido e perpetuo. L’operazione di ieri ha riguardato un bond sostenibile ed è stata curata da Akros, BBVA, BNP Paribas, BPER, Credit Agricole, Caixabank, Citi, Commerzbank, Goldman Sachs, Intesa Sanpaolo, ING, JP Morgan, Mediobanca, Morgan Stanley, Natixis, Santander, Société Générale e Unicredit in qualità di bookrunners. Sono state due le tranche offerte dalla controllata di diritto olandese ENEL Finance International per un importo pari a 750 milioni di euro ciascuna per complessivi 1,5 miliardi di euro.
Le due tranche del bond ENEL hanno scadenza rispettivamente in data 20 febbraio 2031 (ISIN: XS2589260723) e 20 febbraio 2043 (ISIN: XS2589260996). Pertanto, esse presentano una durata iniziale di 8 anni la prima e di 20 anni la seconda. In fase di guidance, l’emittente si aspettava per la prima tranche un rendimento in area +145 punti base o 1,45% sul tasso “midswap”, vale a dire intorno al 4,37%. Ma con il passare delle ore, già in tarda mattinata il premio stringeva a 120-125 punti per un rendimento lordo alla scadenza intorno al 4,20%. Alla fine, prezzo di emissione a 98,877 centesimi e cedola al 4% per un rendimento del 4,168%.
Bond ENEL sostenibile, cedole legate a obiettivi ESG
La seconda tranche del bond ENEL è stata lanciata a un rendimento atteso a +215 punti base o 2,15% sul tasso “midswap”, cioè al 4,90%. E’ sceso in mattinata sotto 200 punti per un rendimento alla scadenza, quindi, a circa 4,70%. Prezzo di emissione a 97,669 centesimi, cedola del 4,5% e rendimento effettivo del 4,682%. L’emissione è stata riservata sul mercato primario agli investitori istituzionali, come conferma anche il taglio minimo fissato a 100.000 euro. Sul mercato secondario, invece, avranno accesso gli investitori specializzati con almeno 500.000 euro di liquidità disponibile o investita in altri asset e con approfondite conoscenze finanziarie.
Il bond ENEL sarà quotato all’Euronext Dublin e soggiacerà alla legge inglese. I rating attesi sono BBB+ per S&P e Fitch, Baa1 per Moody’s. Come dicevamo all’inizio, si è trattato di un’obbligazione legata ad obiettivi di sostenibilità ambientale (ESG). Il mancato raggiungimento comporterà l’aumento della cedola fissa dello 0,25% per ciascun evento di step up. Ciò implica che all’emittente converrà conseguire i risultati prefissati, altrimenti dovrà sborsare annualmente di più per il pagamento delle cedole a favore degli obbligazionisti.
Nel dettaglio, per la prima volta con l’emissione di un bond sostenibile una tranche è legata al KPI della tassonomia UE con un KPI delle Nazioni Unite. In merito alla seconda tranche, l’obiettivo consiste nella completa decarbonizzazione con il taglio delle emissioni dirette e indirette di gas serra.