L’inflazione di settembre è scesa nell’Eurozona sotto il target del 2% per la prima volta dopo 39 mesi. L’indice dei prezzi al consumo nell’unione monetaria è salito dell’1,8%, ai minimi dall’aprile del 2021. I bond europei festeggiano la notizia, accelerando il calo dei rendimenti che va avanti ormai da settimane sulla prospettiva di un terzo taglio dei tassi di interesse in ottobre. La Banca Centrale Europea (BCE) per bocca della stessa Christine Lagarde ha segnalato che tale evento sia altamente probabile.
Niente più QE per bond europei
Il governatore tedesco e membro del board BCE, Joachim Nagel, sta concentrandosi su un altro capitolo: gli acquisti dei bond europei da parte della BCE tramite il programma monetario ormai sospeso e noto come Quantitative Easing. Ha voluto avvertire che in futuro dovranno avvenire “solo in casi eccezionali”.
Calcolo rendimenti nominali
Ma torniamo ai bond europei. Con l’inflazione in calo, è naturale che i loro rendimenti scendano. Il mercato tende a tutelarsi sempre contro la perdita del potere di acquisto. Se essa si riduce, anche la pretesa si ridimensiona. Ma l’inflazione non è uguale dappertutto. Si va dal 4,5% del Belgio allo 0,2% dell’Irlanda. Noi ci siamo concentrati su Germania, Francia, Italia, Spagna, Portogallo e Grecia. Trattasi delle prime quattro economie dell’area più due dei tre paesi oggetto di salvataggi internazionali nel decennio passato. Abbiamo trovato i seguenti dati:
- Paese: Tassi d’inflazione Rendimento a 10 anni Rendimento Reale Rating
- Italia: 0,8% 3,37% 2,57% BBB/BBB/Baa3
- Francia: 1,5% 2,81% 1,31% AA-/AA-/Aa2
- Germania: 1,8% 2,05% 0,25% AAA/AAA/Aaa
- Spagna: 1,7% 2,85% 1,15% A/A-/Baa1
- Portogallo: 2,6% 2,61% 0,01% A-/A-/A3
- Grecia: 3% 3,04% 0,04% BBB-/BBB-/Ba1
BTp più generosi, vincono Grecia e Portogallo
L’Italia risulta tra gli stati con il minore tasso d’inflazione annuale. Addirittura, su base mensile i prezzi sono diminuiti dello 0,2% a settembre.
Se per puro esercizio teorico immaginassimo che gli ultimi dati sull’inflazione saranno stabili nei prossimi anni, avremmo che in termini reali, proprio i bond di Grecia e Portogallo siano i meno generosi. I primi offrono appena lo 0,04% e i secondi intorno allo zero. Battono persino i Bund, il cui rendimento reale viaggia attualmente intorno allo 0,25%. Invece, i Bonos spagnoli rendono realmente l’1,15%, quelli francesi più dell’1,30% e gli italiani quasi il 2,60%.
Bond europei al test dell’inflazione
Preveniamo subito le critiche: non è così che si calcolano i rendimenti reali. Bisogna mettere in relazione i rendimenti nominali (certi) con le aspettative d’inflazione (incerte) per singolo Paese. Tutto vero, ma qui vogliamo rilevare altro: allo stato attuale, i rendimenti ellenici e lusitani appaiono spropositatamente bassi anche in relazione a quelli tedeschi. Se nei prossimi mesi l’inflazione in quei Paesi non scendesse, dovranno risalire i loro rendimenti. Viceversa, i rendimenti italiani sarebbero destinati a stringere in relazione agli altri bond europei.