Bond Goldman Sachs 2036 con cedola iniziale 8,50% e callable

Goldman Sachs a inizio mese ha emesso un bond callable con scadenza nel luglio 2036 e cedole step-down: quella iniziale è dell'8,50%!
4 mesi fa
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Obbligazioni Goldman Sachs, nuova emissione in euro
Obbligazioni Goldman Sachs, nuova emissione in euro © Licenza Creativa Commons

All’inizio del mese Goldman Sachs ha emesso un nuovo bond per l’importo di 80 milioni di euro e con taglio minimo di appena 100 euro (ISIN: XS2829752620). E’ evidentemente stato rivolto al canale retail italiano, cioè ai piccoli investitori individuali o famiglie. Successivamente all’emissione, il titolo risulta negoziato sul Mercato obbligazionario Telematico di Borsa Italiana, segmento EuroMoT.

Bond Goldman Sachs callable a 12 anni

Il nuovo bond Goldman Sachs ha durata di 12 anni, arrivando a scadenza in data 1 luglio 2036.

E’ un “callable”, nel senso che la banca d’affari americana si riserva la facoltà di procedere al rimborso anticipato del capitale dopo il primo anno e fino all’undicesimo anno, in corrispondenza di ciascuna data di pagamento della cedola. Questo significa che il titolo potrà avere una durata minima di appena 12 mesi.

Cedole altissime nei primi anni

Interessante la struttura delle cedole fissate secondo la modalità “step-down” o decrescente:

  • 8,50% per i primi due anni
  • 4% per il terzo e quarto anno
  • 2,50% dal quinto all’ottavo anno
  • 1,50% dal nono al dodicesimo anno

Come potete vedere, il bond Goldman Sachs offre un tasso altissimo nella fase iniziale, mentre nell’ultimo periodo dell’investimento il tasso scende a livelli bassi. Ciò si deve alle previsioni di mercato sul costo del denaro. Al livello globale il mercato si attende tassi relativamente elevati da qui al medio termine, salvo scendere negli anni seguenti.

Cedole step-down riducono rischio di reinvestimento

C’è da dire che questa struttura cedolare riduce, almeno in teoria, il cosiddetto rischio di reinvestimento. Esso deriva dall’eventualità che l’emittente rimborsi il capitale in anticipo e l’obbligazionista si ritrovi a impiegare la liquidità ottenuta a tassi inferiori, date le mutate condizioni di mercato. Il calo dei tassi incentiverebbe Goldman Sachs a rimborsare il bond prima della scadenza. Così facendo, risparmierebbe sulle cedole, attingendo sul mercato a capitali meno costosi.

D’altra parte, proprio perché le cedole saranno più basse man mano che gli anni passano, l’emittente non è detto che avrà convenienza a procedere al rimborso anticipato. E questo costituisce una sorta di minima garanzia per l’investitore. Se riuscisse a superare la prima fase dei tassi alti, l’esercizio della call diventerebbe sempre meno probabile.

Bond Goldman Sachs sotto la pari sul secondario

C’è un’altra buona notizia per coloro che volessero acquistare il bond Goldman Sachs sul mercato secondario. Mentre scriviamo, tratta a 99,50 centesimi, cioè leggermente sotto la pari. Significa che il rendimento alla scadenza risulta un po’ più alto di quello all’emissione. A proposito, quest’ultimo è del 3,42% lordo o 2,53% netto nella media dei dodici anni. Va da sé, comunque, che nel caso di rimborso anticipato il rendimento risulterà più alto per l’obbligazionista, date le maggiori cedole iniziali. Ad esempio, dopo cinque anni esso è del 5,50% lordo o 4,07% netto. Dopo soli tre anni, invece, sarebbe rispettivamente del 7% e 5,18%.

 

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