Bond in lire turche con cedola 25%, ecco la sorpresa dopo 9 mesi

Scopriamo se questo bond in lire turche della Banca Europea per la Ricostruzione e lo Sviluppo sta offrendo valore agli investitori.
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Bond in lire turche con maxi-cedola 25%
Bond in lire turche con maxi-cedola 25% © Licenza Creative Commons

Basta l’alta cedola per compensare i rischi, specie quando questi arrivano dal fattore cambio? Poiché non è possibile una risposta che valga per tutte le emissioni, dobbiamo affrontare il discorso caso per caso. E quello che vi proponiamo oggi è il bond in lire turche emesso nel marzo scorso dalla Banca Europea per la Ricostruzione e lo Sviluppo (Bers) e con maxi-cedola del 25% (ISIN: XS2779805097). C’è voluto molto coraggio ad acquistarlo sin dal mercato primario, vista la profonda crisi che da anni attanaglia la valuta emergente.

In effetti, non è bastato il tasso abnorme offerto a garantire l’emissione attorno alla pari. Il prezzo di aggiudicazione fu di 91,88 centesimi, corrispondente a un rendimento lordo annuale alla scadenza del 7 marzo 2031 del 28,43%.

Quotazione e cambio giù

Se avessimo acquistato il bond in lire turche sin dall’inizio, oggi che fine avrebbe fatto il nostro capitale? La quotazione di mercato è scesa a 84,37 centesimi, per cui si direbbe che si sia trattato (ad ora) di un pessimo investimento. Vediamo se le cose stanno effettivamente così. Un altro dato a cui guardare è il cambio. Alla data di emissione era di 34,65 lire contro 1 euro, mentre oggi è salito a 36,71. Significa che la lira ha perso il 5,6% contro la moneta unica. E poiché il nostro titolo è denominato in essa, sarebbe la conferma di un investimento andato in malora.

Calcolo rendimento dall’emissione ad oggi

Ricordate, però, che la cedola è stata fissata a livelli stratosferici proprio per cercare di compensare simili rischi noti. Il pagamento avviene su base annuale, per cui ad oggi avremmo accumulato un rateo attivo pari a 284 giorni, quasi il 78% dell’intera cedola. Ed ecco come sarebbero andate le cose, numeri alla mano, in caso di investimento a marzo e rivendita del bond in lire oggi:

  • Prezzo di acquisto 91,88 centesimi; lotto minimo 1.000 lire; cambio 34,65. Costo sostenuto in euro: 26,52
  • Prezzo di vendita 84,37 centesimi; lotto minimo 1.000 lire; cambio 36,71. Incasso maturato in euro: 22,98
  • Rateo cedola maturato: 0,7781% su 25%; cedola nominale annuale 250 lire; cambio 36,71. Rateo incassato: 5,30 euro

Sommando gli incassi relativi al capitale e alla cedola, otteniamo un importo superiore al costo sostenuto per il 6,6%.

Questo sarebbe oggi il nostro rendimento lordo. Se annualizzato, salirebbe all’8,6%. A dispetto dei timori più che legittimi, data l’elevata instabilità della lira turca negli anni, questa emissione ha finora soddisfatto le aspettative degli investitori. Ankara ha cercato di stabilizzare il cambio grazie al ritorno a una politica monetaria ortodossa e anche conducendo una politica fiscale più equilibrata.

Bond in lire esposto al taglio dei tassi

Ovviamente, non è detto che le cose andranno altrettanto bene nei prossimi mesi. Se il tasso di deprezzamento del cambio contro l’euro accelerasse, il rischio per il bond in lire turche sarebbe di perdere valore in conto capitale e a causa della conversione in euro. La Banca Centrale Turca dovrebbe iniziare l’anno prossimo a tagliare i tassi di interesse dall’attuale 50%, ma la cautela deve essere massima. Malgrado i cali degli ultimi mesi, l’inflazione resta altissima e poco sotto alla soglia del 50%: 47,09% a novembre. A proposito, ai prezzi attuali il titolo rende più del 31% all’anno.

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Giuseppe Timpone

In InvestireOggi.it dal 2011 cura le sezioni Economia e Obbligazioni. Laureato in Economia Politica, parla fluentemente tedesco, inglese e francese, con evidenti vantaggi per l'accesso alle fonti di stampa estera in modo veloce e diretto. Da sempre appassionato di economia, macroeconomia e finanza ha avviato da anni contatti per lo scambio di informazioni con economisti e traders in Italia e all’estero.
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