Basta l’alta cedola per compensare i rischi, specie quando questi arrivano dal fattore cambio? Poiché non è possibile una risposta che valga per tutte le emissioni, dobbiamo affrontare il discorso caso per caso. E quello che vi proponiamo oggi è il bond in lire turche emesso nel marzo scorso dalla Banca Europea per la Ricostruzione e lo Sviluppo (Bers) e con maxi-cedola del 25% (ISIN: XS2779805097). C’è voluto molto coraggio ad acquistarlo sin dal mercato primario, vista la profonda crisi che da anni attanaglia la valuta emergente.
Quotazione e cambio giù
Se avessimo acquistato il bond in lire turche sin dall’inizio, oggi che fine avrebbe fatto il nostro capitale? La quotazione di mercato è scesa a 84,37 centesimi, per cui si direbbe che si sia trattato (ad ora) di un pessimo investimento. Vediamo se le cose stanno effettivamente così. Un altro dato a cui guardare è il cambio. Alla data di emissione era di 34,65 lire contro 1 euro, mentre oggi è salito a 36,71. Significa che la lira ha perso il 5,6% contro la moneta unica. E poiché il nostro titolo è denominato in essa, sarebbe la conferma di un investimento andato in malora.
Calcolo rendimento dall’emissione ad oggi
Ricordate, però, che la cedola è stata fissata a livelli stratosferici proprio per cercare di compensare simili rischi noti. Il pagamento avviene su base annuale, per cui ad oggi avremmo accumulato un rateo attivo pari a 284 giorni, quasi il 78% dell’intera cedola. Ed ecco come sarebbero andate le cose, numeri alla mano, in caso di investimento a marzo e rivendita del bond in lire oggi:
- Prezzo di acquisto 91,88 centesimi; lotto minimo 1.000 lire; cambio 34,65. Costo sostenuto in euro: 26,52
- Prezzo di vendita 84,37 centesimi; lotto minimo 1.000 lire; cambio 36,71. Incasso maturato in euro: 22,98
- Rateo cedola maturato: 0,7781% su 25%; cedola nominale annuale 250 lire; cambio 36,71. Rateo incassato: 5,30 euro
Sommando gli incassi relativi al capitale e alla cedola, otteniamo un importo superiore al costo sostenuto per il 6,6%.
Bond in lire esposto al taglio dei tassi
Ovviamente, non è detto che le cose andranno altrettanto bene nei prossimi mesi. Se il tasso di deprezzamento del cambio contro l’euro accelerasse, il rischio per il bond in lire turche sarebbe di perdere valore in conto capitale e a causa della conversione in euro. La Banca Centrale Turca dovrebbe iniziare l’anno prossimo a tagliare i tassi di interesse dall’attuale 50%, ma la cautela deve essere massima. Malgrado i cali degli ultimi mesi, l’inflazione resta altissima e poco sotto alla soglia del 50%: 47,09% a novembre. A proposito, ai prezzi attuali il titolo rende più del 31% all’anno.