- Le economie africane si stanno diversificando. La lezione dolorosa da trarre dagli ultimi tre anni è che le economie africane devono impegnarsi maggiormente nella diversificazione, rispetto all’attuale focus sulle esportazioni di materie prime. L’Africa parte da unbasso livello e il viaggio sarà lungo, ma alcuni passi sono già stati fatti, in particolare nella sostituzione delle importazioni. Nel 2006 la Nigeria importava il 65% del suo cemento, soprattutto dal Pakistan, ma nel 2017 diventerà un’esportatrice di cemento. Nel 2015, il Paese importava 580.000 tonnellate di riso.Nel 2016 tali importazioni sono diminuite, scendendo a quota 58.000 tonnellate. DangoteIndustries sta costruendo una raffineria per produrre diesel, carburante per i jet e fertilizzante ad uso domestico. Ci si aspetta che la raffineria copra tutta la richiesta domestica di carburante della Nigeria e che riduca la domanda di valuta estera del 30%. L’Egitto sta anche per commissionare la sua prima nuova raffineria dagli anni ’60. OrientalWeaverssta comprando nuovi telai e sta vincendo nuovi bandi di fornitura per i maggiori distributori di tappeti di design in Europa e negli Stati Uniti. L’industria automobilistica del Sudafrica continua a crescere e Aspen Pharmacare ha completato uno stabilimento moderno a Port Elizabeth per esportare farmaci generici. Anche il turismo in Kenya e in Sudafrica sta crescendo. In Egitto il turismo è a bassi livelli, ma la sicurezza sta migliorando e gli europei sembrano non resistere al suo sole e ai suoi prezzi attraenti.