E’ qui la festa? Sì, ma non per tutti. Il mercato obbligazionario sovrano nell’Eurozona è in rally e a gioirne sono un po’ tutti o quasi. C’è chi non è stato invitato a banchettare e a partecipare alle danze, restando fuori dalla finestra a guardare gli altri a divertirsi. Noi dell’Italia siamo i grandi esclusi dal “bond party” del secolo. Peccato, perché se ci avessero dato l’invito, avremmo potuto divertirci pure noi. E, invece, siamo già contenti che i rendimenti dei BTp a 10 anni oggi siano persino scesi al 2,64%, nonostante le voci di possibili elezioni anticipate sulle tensioni nella maggioranza tra Lega e Movimento 5 Stelle.
Che strano, direte voi! Proprio un altro è stato ammesso alla festa nei giorni scorsi per le elezioni anticipate chieste e ottenute dal governo. E’ la Grecia di Alexis Tsipras, fallita, piena di debiti e lontanissima (più di noi) dall’essersi ripresa rispetto al 2007, prima che iniziasse la devastante crisi. Eppure, dalla finestra la vediamo fare il trenino insieme agli altri commensali, tra una portata e l’altra a festeggiare quel 3,05% a cui si sono schiantati i suoi rendimenti decennali, ai minimi storici.
E guardate chi c’è più in là? Il Portogallo. Non se la passava affatto bene qualche anno fa, fallito anch’esso e depresso per una crisi che mordeva. Ma adesso è tra i più scatenati al party, sorride come un bambino al solo pensiero che il suo debito a 10 anni offre sul mercato secondario ormai solamente lo 0,85%, altro minimo storico. Fa il trenino, attaccato alla Spagna, altra miracolata. Le sue banche sono state salvate nel 2012 con soldi europei, compresi i nostri. Ma lei alla festa è stata invitata da tempo e ieri i suoi Bonos con scadenza 2029 offrivano solamente lo 0,74%, oggi 2 punti base in più. E siamo al terzo minimo storico tra i partecipanti che arrivano dal Sud Europa.
La ripresa del Portogallo tra luci e ombre
Anche l’America partecipa alla festa
Certo, la regina della serata resta sempre la Germania, la padrona di casa, che per il suo decennale ha guadagnato quasi il 4% e per il suo ventennale il 6% quest’anno. Non ride, di più: ha un viso raggiante e sereno, perché sa che dopo avere invitato un sacco di gente alla sua festa, alla fine nemmeno pagherà il conto. Non ci credete? Saranno i suoi creditori a farlo. Oggi, ad esempio, per i suoi Bund a 10 anni sono disposti a darle lo 0,17% annuo dell’investimento. Sì, il suo debito rende negativamente e ai minimi da quasi 3 anni. In pratica, la signora del castello viene pagata per indebitarsi. E grazie a ciò può invitare tutti questi commensali al suo banchetto.
Nel castello di fronte, c’è un’altra signora che fa festa. E’ l’America, che ha visto crollare i suoi rendimenti a 10 anni di ben l’1% o 100 punti base in appena 6 mesi e mezzo. Adesso, offre solo il 2,25% a chi gli presta i soldi. Si dice che presto potrebbe spendere ben di meno, specialmente se la sua banca centrale si deciderà a tagliare i tassi. Per adesso ha ottenuto che non li alzi più e tanto è bastato ai suoi creditori per accontentarsi di rendimenti più bassi. Guardate, banchettano tutti, in questo o in quel castello. Tutti, tranne noi. Fa male a guardare gli altri dalla finestra, ma non ci fanno entrare. E pensare che abbiamo prestato i soldi a molti di quelli che oggi sono dentro.
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