Bond perpetui: BNP Paribas rende più del 13%

L’obbligazione subordinata della banca francese è scesa sotto la pari a 8 mesi dalla “call”. Taglio minimo 1.000 euro e rating BBB-
9 anni fa
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Il crollo delle quotazioni della azioni bancarie in Europa non ha mancato di suscitare preoccupazioni anche sul settore obbligazionario. E in particolare quello subordinato. Nel mirino degli investitori sono finite anche grossi istituti di credito, quali Deutsche Bank e BNP Paribas. La prima, contro ogni previsione della vigilia, ha annunciato un poderoso buy back di obbligazioni per 5,4 miliardi di dollari annunciando altresì la disponibilità di mezzi liquidi per oltre 215 miliardi. La banca francese, invece, ha archiviato il 2015 con utili per 6,7 miliardi di euro e con tutte le voci di bilancio in aumento, compreso il Common Equity 1 salito al 10,9%, nonostante l’esborso di 9 miliardi di dollari nei confronti della giustizia USA per violazioni di norme sull’embargo nei confronti dell’Iran.

  Obbligazioni perpetue BNP Paribas 4,875%   Tornano a questo punto interessanti i bond perpetui BNP Paribas. Come l’obbligazione 4,875% da 1 miliardo di euro (FR0010239319), scesa sotto la pari dopo lo scivolone delle azioni alla borsa di Parigi. Il bond ha infatti ritracciato di 10 figure da inizio anno e ora prezza intorno a 95 che corrisponde a un rendimento de 13,6% alla data del prima “call” prevista per il 17 ottobre di quest’anno. Solo 121 giorni di maturazione quindi. Come noto, le obbligazioni perpetue possono essere richiamate alla pari dall’emittente dopo un certo periodo dalla data di emissione, ma la decisione è discrezionale e dipende dalle disponibilità, dall’andamento dei conti, dalle condizioni di mercato, ecc. Normalmente, per dare un segnale di affidabilità al mercato, gli emittenti bancari tendono a rifinanziare i bond perpetui alla prima occasione (call redemption). Al contrario, in casi di difficoltà, il bond potrà non essere richiamato e continuare a pagare interessi all’infinito, salvo potere essere rimborsato negli anni successivi. Ma nei casi di crisi di liquidità i pagamenti delle cedole e i rimborsi possono essere sospesi. L’obbligazione in questione è negoziabili,e sia sulla borsa del Lussemburgo che su Euronext di Parigi oppure Otc, per importi minimi di 1.000 euro.
Rating BBB- per l’agenzia internazionale Standrard & Poor’s.

Mirco Galbusera

Laureato in Scienze Politiche è giornalista dal 1998 e si occupa prevalentemente di tematiche economiche, finanziarie, sociali

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