Il presidente Pedro Castillo ha nominato un nuovo premier nella persona di Mirtha Vasquez, ex presidente del Congresso. Succede a Guido Bellido, che è stato alla guida del governo solamente per un paio di mesi. Un’occasione per i bond del Perù di recuperare parte delle perdite accusate nei mesi passati. La scadenza in dollari a 100 anni, 28 luglio 2121 e cedola 3,123% (ISIN: US715638DR09), quest’anno è crollata di circa il 18%, scendendo a una quotazione in area 82 centesimi prima del giuramento del nuovo gabinetto.
Il bond del Perù a 100 anni offre un rendimento di circa il 4%. Un anno fa, all’atto del suo collocamento sul mercato, fu il titolo di tale durata con la più bassa cedola ad essere stato emesso da un paese emergente. L’umore del mercato è cambiato notevolmente con la vittoria di Castillo, fino a pochi mesi fa un ignoto politico del partito marxista Perù Libero.
Bond Perù, acquisti ancora prematuri
I timori degli investitori si sono accentuati con la nomina nel luglio scorso di Bellido come premier. Considerato ancora più estremista del presidente, egli ha provocato allarme sui mercati con i suoi propositi di nazionalizzazione delle miniere locali. Con il nuovo governo, il ministro dell’Economia, Pedro Francke, ha mantenuto la carica, mentre è stato licenziato il precedente ministro delle Risorse minerarie e per l’energia, sostituito da Eduardo Gonzalez Toro.
Lo spostamento al centro della nuova compagine dovrebbe rassicurare proprio i mercati. In effetti, il bond a 100 anni oggi risale dello 0,35%, portandosi sopra 82 centesimi. E da maggio, il tasso di cambio tra sol e dollaro perde l’11,5%. Dunque, nuovo governo occasione d’acquisto dei bond del Perù? Non così in fretta. Il principale problema di questa presidenza non è forse neppure la sua dose di comunismo insito nell’ideologia dei tanti nell’esecutivo, quanto il panorama politico frastagliato al Congresso, dove si rischia la paralisi per assenza di una maggioranza.