Investiresti mai in un asset che vi offre un rendimento di appena lo 0,13% per 40 anni? Mai al mondo, risponderesti. A ben vedere, esistono opportunità molto migliori di questi tempi. Pur in calo, il rendimento di un BTp a 10 anni è ancora quasi al 3,20%. Ma se i titoli in questione sono i bond svizzeri, bisogna rifletterci due volte prima di snobbarli. Il franco svizzero contro l’euro è tornato nei pressi dei massimi storici. Il cambio è di 0,93 franchi per 1 euro. A fine 2007, prima del crac di Lehman Brothers, sfiorava 1,70.
Franco svizzero porto sicuro per gli investimenti
Ricordatevi che i titoli di stato sono moneta fiat detenuta in forma indiretta e, almeno per le scadenze medio-brevi, anche altamente liquidi. La ragione per cui il franco svizzero si è così tanto rafforzato contro la moneta unica da molti anni a questa parte, è elementare: l’economia alpina va bene, è competitiva, poco indebitata e resta un porto sicuro contro le tensioni finanziarie e geopolitiche internazionali.
Il modo migliore per investire sul franco è comprare bond svizzeri. E’ come possedere banconote, ma che in più rendono qualcosina in termini di interessi. Certo, si potrebbe investire anche in azioni, ma andando incontro a un rischio assai maggiore. I titoli di stato emessi dal governo confederale, invece, sono massimamente sicuri: rating tripla A. Sui mercati sono assimilati ad asset granitici come l’oro.
Ecco l’esempio dei bond svizzeri emessi nel 2014 con durata di 50 anni, scadenza giugno 2064 (ISIN: CH0224397007). Il prezzo iniziale con cui furono offerti al mercato era di 103. Ma oggi scambiano a 171. Non è neanche il massimo della quotazione raggiunta finora, dato che nel 2019 arrivarono a 220. In ogni caso, un guadagno del 66% solamente guardando all’apprezzamento in conto capitale. Ciò non esaurisce il rendimento complessivo. Dall’emissione fino ad oggi, l’obbligazionista ha maturato e incassato cedole per il 20% del capitale investito.
Bond svizzeri battono inflazione italiana 7 a 1
Traduciamo quanto appena trovato in un esempio. Un lotto minimo di 1.000 franchi lo avremmo pagato 1.030 franchi, che al tempo equivalevano a circa 848 euro. E in questo decennio abbondante ci avrebbe staccato cedole effettive fino alla giornata odierna per complessivi 200 franchi. Convertiti in euro ai tassi di cambio vigenti alle rispettive date dello stacco (più il rateo relativo agli ultimi quasi 5 mesi e mezzo), fanno quasi altri 200 euro. E rivendendo oggi questi bond svizzeri, incasseremmo 1.710 franchi, pari a quasi altri 1.840 euro. In totale, 2.036 euro contro gli 848 investiti. Il rendimento è stato, dunque, del 140%. L’inflazione italiana, che nel medesimo periodo è stata di circa il 20%, sarebbe stata battuta 7 a 1.