I bonifici dal conto vanno sempre giustificati in caso di controlli. Ma esiste un importo oltre il quale si rischia maggiormente di essere contatti per chiarimenti dalle Entrate? Non propriamente: non esiste una regola precisa. Ma, sulla base di quelli che sono i limiti nuovi in vigore e imminenti, possiamo fissare due soglie alle quale bisognerebbe prestare particolare attenzione. Il che, ovviamente, non significa che chi fa un bonifico di questi importi sia automaticamente un evasore o sia sicuramente soggetto a verifiche.
Il limite dei contanti si applica anche ai bonifici?
Da luglio la soglia massima per i pagamenti in contanti è scesa a 2 mila euro. E verrà ridotta ulteriormente l’anno prossimo. Oltre questa somma è obbligatorio utilizzare metodi di pagamento tracciabili. Tra questi, appunto, anche il bonifico. Vuol dire che bonifici di 2 mila euro non saranno mai oggetto di controlli? Non è così. Nulla esclude che siano controllate anche transazioni di importi inferiori. Statisticamente sotto i mille euro sono importi che interessano meno alle Entrate. Ma questo non esclude che vi chiedano spiegazioni se, ad esempio, ricorrono più pagamenti di 500 euro a favore dello stesso destinatario.
Bonifico oltre i 5 mila euro: nuove regole di controllo dal 2021
Dal 2021, in un’ottica di strategia anti riciclaggio, tutte le operazioni finanziarie con importo che supera i 5 mila euro dovranno essere comunicate all’Agenzia delle Entrate dalle banche e dagli intermediari finanziari all’UIF, l’Unità di Informazione Finanziaria della Banca d’Italia. Questa segnalazione automatica, ribadiamo a scanso di equivoci, non significa che tutti i bonifici da 5 mila euro in su saranno oggetto di controlli fiscali. Le informazioni trasmesse dovranno specificare non solo l’importo ma anche il destinatario del bonifico.
Quindi, in conclusione, nessun allarmismo. Potete tranquillamente continuare ad inviare denaro tramite bonifico indipendentemente dall’importo.