È sufficiente la causale regalo per evitare controlli sul bonifico? Come canta Achille Lauro con il brano A un passo da Dio: “La mia vita è la mia, questa rosa di soldi è fiorita. Ti regalo la mia, sono il piccolo re”.
I soldi sono necessari in molte situazioni, come ad esempio fare la spesa oppure acquistare un’auto. Non sempre, purtroppo, si dispone di tutto il denaro necessario ad effettuare i vari acquisti. Proprio in tal caso può rivelarsi utile l’auto di un amico o parente che presti o, ancora meglio, regali dei soldi.
Un gesto senz’ombra di dubbio altruistico e importante, che non deve essere comunque sottovalutato. Questo perché nel caso in cui si commettano degli errori si rischia di incorrere in situazioni alquanto spiacevoli. In particolare si rischia di finire sotto la lente di ingrandimento del Fisco che potrebbe chiedere spiegazioni per via di alcuni movimenti ritenuti sospetti. Ma come tutelarsi?
Bonifico causale regalo: basta a evitare i controlli sempre?
Al fine di contrastare l’evasione fiscale e scovare i furbetti, il Fisco effettua costantemente dei controlli. Sono davvero tanti gli strumenti a disposizione dell’amministrazione finanziaria per svolgere tale compito. Tra questi, a titolo di esempio, si annovera la digitalizzazione dei conti correnti grazie a cui l’Agenzia delle Entrate può individuare velocemente chi ha effettuato un bonifico senza indicare la causale. Proprio quest’ultima dicitura aiuta ad evitare di avere problemi con il Fisco.
In particolare nel momento in cui si desidera donare dei soldi ad amici o parenti è sufficiente scrivere: “Regalo nonna”, “Regalo papà” e così via. In questo modo l’Agenzia delle Entrate non ha alcun motivo per insospettirsi ed è possibile evitare di dover fare i conti con i tanto temuti controlli.
Ogniqualvolta si desidera trasferire dei soldi a parenti o amici, pertanto, è fondamentale inserire la causale.
L’importanza della scrittura privata per bonifici dall’importo elevato
Ad esempio i soldi che un genitore dona a un figlio potrebbe essere considerato lesivo dei diritti ereditari degli altri fratelli. Nel caso in cui si tratti di liberi professionisti, inoltre, il Fisco può pensare che si tratti di guadagni in nero. Onde evitare di avere problemi con l’Agenzia delle Entrate, quindi, si consiglia di essere il più chiari possibile con la causale.
Entrando nei dettagli, nel caso in cui, ad esempio, si desideri dare dei soldi a un amico, si invita a scrivere: “Prestito infruttifero per Giulio“.
Nel caso in cui si dimentichi di scrivere “infruttifero” l’Agenzia delle Entrate potrebbe pensare che chi ha prestato i soldi non ha dichiarato gli interessi maturati su quanto corrisposto. In circostanze di questo tipo, soprattutto se si tratta di importi elevati, si invita a fare anche una scrittura privata che attesti il fatto che il trasferimento di soldi non comporti alcuna entrata extra. Ma non solo, in questo modo è possibile dimostrare che si tratti di una transazione legale, senza alcun secondo fine illecito.