Il bonus 100 euro nel 2022 in busta paga è confermato. Anche con la revisione degli scaglioni IRPEF che scendono da 5 a 4. Così come è riportato in questo articolo. Ma in base al reddito c’è chi lo prenderà di sicuro. Chi forse e chi, invece, avendo redditi medio/alti, sarà tagliato fuori dal riconoscimento dell’ex bonus Renzi.
Nel dettaglio, il bonus 100 euro nel 2022 in busta paga è stato confermato per i lavoratori dipendenti a basso reddito. Precisamente, fino alla soglia dei 15.000 euro. Mentre sopra la soglia dei 28.000 euro il bonus non viene riconosciuto.
Bonus 100 euro nel 2022 in busta paga: chi lo prenderà di sicuro, chi no e chi forse
Nel mezzo, ovverosia tra i 15.000 ed i 28.000 euro, il bonus 100 euro nel 2022 in busta paga si può prendere oppure no. In particolare, in questa fascia di reddito il bonus può non spettare. Oppure può spettare in misura ridotta in ragione delle altre detrazioni fiscali applicate in busta paga. Dalle detrazioni previste per il lavoro dipendente alle detrazioni per i carichi familiari. E fino ad arrivare anche ad eventuali bonus per i lavori edilizi.
Il bonus 100 euro nel 2022 in busta paga, a favore dei redditi bassi, è confermato ed assorbito dalla riforma fiscale per una ragione. Ovverosia, per garantire un risparmio fiscale anche per quest’anno ai lavoratori con stipendi annui sotto le soglie sopra indicate. E questo perché, con il passaggio dai 5 ai 4 scaglioni IRPEF, i risparmi fiscali più corposi saranno a favore del cosiddetto ceto medio.
Riforma fiscale con vantaggi pure a favore dei pensionati e delle partite Iva
Oltre al bonus 100 euro nel 2022 in busta paga, la riforma fiscale, nel passaggio dal 2021 al 2022, garantirà risparmi fiscali pure ai pensionati. E lo stesso dicasi per i lavoratori autonomi e per i professionisti grazie all’abolizione dell’Irap per le persone fisiche.