Bonus 100 euro in busta paga o in dichiarazione dei redditi. Come scegliere

Il DL Omnibus prevede un bonus di 100 euro in favore dei lavoratori dipendenti, in alcuni casi è meglio rimandare l'accredito in sede di 730
1 mese fa
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100 euro di aumento al mese IRPEF
Foto © Pixabay

Il Governo Meloni ha ufficializzato il bonus 100 euro. L’indennità è stata inserita nel DL Omnibus (DL 113/2024) e sarà erogata con la tredicesima. Il bonus riguarda i lavoratori dipendenti con un reddito complessivo lordo non superiore a 28.000 euro.

Per averlo è necessario presentare apposita richiesta al proprio datore di lavoro.

Potrebbe accadere che il lavoratore non abbia la certezza di rispettare la suddetta soglia reddituale, per cui potrebbe essere più prudente non richiedere il bonus per poi rimandare la verifica dei requisiti in dichiarazione dei redditi.

Infatti, l’indennità di 100 euro potrà essere riconosciuta anche in sede di 730.

Il bonus 100 euro

Il bonus 100 euro è previsto all’art.2-bis del D.Lgs n°113/2024.

Si tratta di un’indennità erogata  ai lavoratori dipendenti per i quali, nell’anno 2024, ricorrano congiuntamente le seguenti condizioni:

  • reddito complessivo non superiore a 28.000 euro;
  • coniuge non separato e almeno un figlio, entrambi a carico, oppure almeno un figlio a carico, ove l’altro genitore manchi o non abbia riconosciuto il figlio e il contribuente non sia coniugato o, se coniugato, si sia successivamente separato, o se vi siano figli adottivi, affidati o affiliati del solo contribuente e questi non sia coniugato o, se coniugato, si sia successivamente separato;
  • imposta lorda determinata sui redditi da lavoro dipendente (con esclusione di pensioni e di assegni a esse equiparati), percepiti dal lavoratore, d’importo superiore a quello delle detrazioni spettanti.

Dunque, il lavoratore deve verificare di avere capienza fiscale. Nel caso specifico l’IRPEF  lorda dovuta sui redditi da lavoro dipendente deve essere superiore alla detrazione spettante sui redditi da lavoro dipendente.

Bonus 100 euro in busta paga o in dichiarazione dei redditi. Come scegliere

Il bonus 100 euro non è riconosciuto in automatico.

Infatti, l’indennità è corrisposta, su domanda, dal datore di lavoro sostituto d’imposta unitamente alla tredicesima.

Nella domanda il lavoratore deve attestare di avervi diritto, indicando il codice fiscale del coniuge e dei figli.

Il datore ha l’obbligo, in sede di conguaglio fiscale, di verificare il diritto al beneficio in oggetto e di provvedere, in caso di esito negativo della verifica, al recupero delle relative somme (non spettanti al lavoratore).

Il medesimo datore ha diritto a compensare fiscalmente l’importo dell’indennità erogata, a partire dal giorno successivo alla medesima erogazione.

Potrebbe accadere che il lavoratore non abbia la certezza di rimanere sotto la soglia di 28.000 euro. In ipotesi di superamento del limite, lo stesso lavoratore dovrebbe restituire il bonus in fase di operazioni di conguaglio fiscale che il datore di lavoro dovrà effettuare entro il 28 febbraio 2025.

Ecco perché un atteggiamento più prudente sarebbe quello di non richiedere il bonus per poi verificare la sua legittima spettanza in dichiarazione dei redditi.

Riassumendo…

  • Il DL Omnibus prevede un bonus di 100 euro in favore dei lavoratori dipendenti;
  • per avere l’indennità il reddito complessivo non deve superiore a 28.000 euro;
  • in alcuni casi è consigliato rimandare l’accredito del bonus in sede di dichiarazione dei redditi 730;
  • sono disponibili alcune faq sul bonus 100 euro.

Andrea Amantea

Giornalista pubblicista iscritto all’ordine regionale della Calabria, in InvestireOggi da giugno 2020 in qualità di redattore specializzato, scrive per la sezione Fisco affrontando tutte le questioni inerenti i vari aspetti della materia. Ha superato con successo l'esame di abilitazione alla professione di Dottore Commercialista, si occupa oramai da diversi anni, quotidianamente, per conto di diverse riviste specializzate, di casi pratici e approfondimenti su tematiche fiscali quali fatturazione, agevolazioni, dichiarazioni, accertamento e riscossione nonché di principi giurisprudenziali espressi in ambito di imposte e tributi.

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