Vediamo quando spetta il bonus da 100 euro mese in busta paga per i redditi sopra 15 mila euro. E quando invece no. E questo considerando, nel passaggio dal 2021 al 2022, la riforma fiscale del Governo Draghi. Quella che, nella fattispecie, ha ridotto da 5 a 4 le aliquote IRPEF. Così come è riportato in questo articolo.
In particolare, il bonus da 100 euro mese in busta paga per redditi fino a 15 mila euro spetta di sicuro anche nel 2022. Per quello che, lo ricordiamo, è comunemente identificato come ex bonus Renzi.
Bonus da 100 euro mese in busta paga per i redditi sopra i 15 mila euro. Quando spetta e quando invece no
Nel dettaglio, il bonus 2022 da 100 euro mese in busta paga non spetta per i redditi sopra i 28 mila euro. Mentre tra 15 mila e 28 mila euro il trattamento integrativo può spettare in misura piena. Se non ci sono altre detrazioni fiscali dichiarate. Oppure può spettare in misura parziale. Oppure ancora non viene riconosciuto quando non c’è incapienza. Tra l’imposta lorda e la somma delle detrazioni.
Il bonus 100 euro in busta paga per i redditi sopra i 15 mila euro spetta o non spetta considerando infatti tutte le detrazioni da prendere in considerazione. Ovverosia, quelle per il reddito da lavoro dipendente e assimilati, quelle per i carichi di famiglia e pure quelle per eventuali interessi passivi sui mutui o sui prestiti contratti entro il 2021. E lo stesso dicasi per le eventuali rate del 2021 che sono riconducibili a spese sanitarie sostenute.
Pure le detrazioni fiscali legate all’edilizia incidono sul trattamento integrativo
Il bonus 100 euro in busta paga per redditi sopra 15 mila euro, e fino a 28 mila euro, spetta o non spetta anche in ragione dei bonus edilizi.