Bonus 110 o bonus facciata? Ecco quando conviene il secondo

Il bonus 110% è burocraticamente complesso e ciò è uno dei fattori che potrebbe indurre il contribuente a scegliere il bonus facciate
3 anni fa
1 minuto di lettura
Bonus 110 o bonus facciata? Ecco quando conviene il secondo

I lavori edili sull’involucro di un edificio (che sia singola unità abitativa o condominio) rientrano tra i lavori trainanti ammessi al bonus 110% (si pensi al cappotto termico). Gli stessi lavori, tuttavia, possono farsi rientrare anche nel c.d. bonus facciate (detrazione per interventi di rifacimento della facciata esterna).

Anche se il bonus 110% garantisce una maggiore percentuale di detrazione tuttavia, in alcuni casi è conveniente godere del bonus facciate (detrazione del 90% della spesa)

Bonus 110% per lavori trainanti e trainati

Il bonus 110% si concretizza in una detrazione fiscale da godere in 5 quote annuali di pari importo con possibilità, di optare per lo sconto in fattura o cessione del credito.

Spetta a fronte di c.d. lavori trainanti e trainati. Sono considerati trainanti (nel senso che sono ammessi al 110% indipendentemente da sé realizzati insieme o meno ad altri lavori):

  • interventi di isolamento termico sugli involucri
  • sostituzione degli impianti di climatizzazione invernale sulle parti comuni
  • sostituzione di impianti di climatizzazione invernale sugli edifici unifamiliari o sulle unità immobiliari di edifici plurifamiliari funzionalmente indipendenti
  • interventi antisismici

Sono, invece, interventi trainati, nel senso che sono ammessi al bonus 110% se realizzati congiuntamente con uno o più de trainanti:

  • interventi di efficientamento energetico
  • installazione di impianti solari fotovoltaici
  • infrastrutture per la ricarica di veicoli elettrici
  • interventi di eliminazione delle barriere architettoniche (per spese sostenute dal 1° gennaio 2021).

Bonus 110%: perché conviene il bonus facciate

L’iter di accesso al superbonus 110% è molto complicato se si pensa a tutti i requisiti richiesti (asseverazione del tecnico abilitato, visto di conformità, autorizzazione edilizie ai lavori, ecc.). Ci sono poi da considerare i limiti massimi di spesa ammessi alla detrazione a seconda del tipo di lavori realizzato.

Il bonus facciate si concretizza anch’esso in una detrazione fiscale. In tal caso lo sgravio è pari al 90% della spesa da godere, però, in 10 quote annuali di pari importo.

Laddove uno stesso intervento sia ammesso sia al bonus 110% che al bonus facciate non è prevista cumulabilità ma il contribuente deve scegliere di quale dei due godere. Spesso, anche se la percentuale di detrazione è minore (90% invece che 110%) ed anche se il godimento avviene in più quote annuali (10 quote annuali invece che 5 quote annuali), conviene scegliere il bonus facciate invece che per il 110%, in quanto meno burocraticamente complesso ed in quanto non soggetto a limiti di spesa massima.

Inoltre, con riferimento alle spese 2020 e 2021, anche pe il bonus facciate è possibile optare per lo sconto in fattura o per la cessione del credito.

Potrebbero anche interessarti:

Pasquale Pirone

Dottore Commercialista abilitato approda nel 2020 nella redazione di InvestireOggi.it, per la sezione Fisco. E’ giornalista iscritto all’ODG della Campania.
In qualità di redattore coltiva, grazie allo studio e al continuo aggiornamento, la sua passione per la materia fiscale e la scrittura facendone la sua principale attività lavorativa.
Dottore Commercialista abilitato e Consulente per privati e aziende in campo fiscale, ha curato per anni approfondimenti e articoli sulle tematiche fiscali per riviste specializzate del settore.

Lascia un commento

Your email address will not be published.

BTp 2033 in dollari o euro?
Articolo precedente

BTp 2051 in dollari, la corsa dopo il debutto di maggio premia gli obbligazionisti

Articolo seguente

Cameriera incinta: lavorare in piedi comporta gravidanza a rischio anche part time?