E’ stato pubblicato in Gazzetta ufficiale il decreto del Ministero dell’economia e delle finanze che assegna le risorse economiche anche ai fini del bonus 110 in proroga per il 2022. La proroga per il 2023 dovrebbe invece rientrare nella prossima Legge di bilancio.
Superbonus: arriva la conferma per le proroghe già in essere
Con la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale GU Serie Generale n.229 del 24-09-2021 del decreto “Assegnazione delle risorse finanziarie previste per l’attuazione degli interventi del Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR) e ripartizione di traguardi e obiettivi per scadenze semestrali di rendicontazione”, sono definitivamente assegnate le risorse finanziarie da destinare alla proroga del superbonus, bonus 110 in proroga.
Sono così confermate i nuovi termini di operatività del bonus 110 ossia le scadenze già previste dal D.L. 59/2021:
- per gli interventi effettuati sulle parti comuni condominiali, il superbonus 110% spetta anche per le spese sostenute entro il 31 dicembre 2022;
- per quelli effettuati sulle parti comuni degli edifici composti da due a quattro unità immobiliari di un unico proprietario o in comproprietà, la proroga al 31 dicembre 2022 si applica a condizione che alla data del 30 giugno 2022 siano stati effettuati lavori per almeno il 60 per cento dell’intervento complessivo;
- ai lavori gli edifici unifamiliari il superbonus 110% si applica fino al 30 giugno 2022.
Restano ferme le ulteriori disposizioni previste per gli IACP.
Bonus 110 prorogato: ecco con quali novità resta valido nel 2022 e 2023
La proroga al 2023 dovrebbe arrivare con la prossima Legge di bilancio.
Cerchiamo di capire cosa potrebbe cambiare. Innanzitutto, una novità potrebbe riguardare gli edifici ammessi al bonus 110 in proroga. Infatti, potrebbero essere ammesse al bonus 110 anche le strutture alberghiere e le strutture ricettive in generale. L’apertura dovrebbe riguardare anche gli immobili di impresa. Ma su questo punto meglio essere prudenti. Considerata la difficoltà di reperire nuove e ulteriori risorse economiche da destinare al superbonus.
Difatti, la proroga è necessaria. Soprattutto per evitare di vedere cantieri completati solo a metà.