Il governo Meloni da poco più di una settimana si è insediato alla guida del Paese. Già a lavoro per trovare nuove misure dirette a contrastare il caro bollette. Potrebbe arrivare già nei prossimi giorni un nuovo decreto Aiuti. Sarebbe i quater, dopo il primo, il bis ed il ter messi in campo dall’esecutivo uscente di Mario Draghi. Intanto si fa strada l’ipotesi di un bonus 150 euro anche a dicembre, dopo quello di novembre proprio del decreto Aiuti ter.
Insomma un bonus che renderebbe un natale un po’ più leggero per lavoratori e famiglie ormai imbrigliati in questa escalation inflazionistica. Gli esperti stimano che il tasso di inflazione per fine anno 2022 dovrebbe assestarsi tra l’8% ed il 9%. Livelli record che stanno mettendo con le spalle al muro ognuno di noi, con ripercussioni sull’intero sistema economico e produttivo del Paese.
Ad ogni modo se arriverà il bonus 150 euro anche a dicembre bisognerà poi capire se i requisiti resteranno gli stessi di quello previsto adesso a novembre. Una cosa è certa bisogna trovare le risorse se il governo intende inserire questa misura nel prossimo decreto. La stima è che servirebbero circa 3 miliardi di euro.
I destinatari del bonus 150 euro
Rimarrebbero fermi i destinatari del sussidio. Le stesse categorie dei 150 euro di novembre. Quindi:
- lavoratori dipendenti
- pensionati
- percettori di NASPI e dis-coll
- percettori reddito di cittadinanza
- titolari di rapporti di lavoro co.co.co.
- lavoratori autonomi (con e senza partita IVA)
- lavoratori stagionali ed intermittenti
- lavoratori dello spettacolo
- colf e badanti
- incaricati alle vendite.
I requisiti per l’indennità di novembre: cosa far il governo per dicembre?
Come già detto, se ci sarà bonus 150 euro anche a dicembre, il governo dovrà anche decidere se ampliarne la categoria di beneficiari. Non nel senso di aggiungere altri alla lista, ma nel senso di alzare l’asticella dei requisiti.
Si tratta di requisiti che hanno ridotto notevolmente la platea dei beneficiari rispetto al bonus 200 euro del primo decreto Aiuti. Per quest’ultimo contributo, infatti, per i dipendenti il requisito reddituale previsto è stato di una retribuzione imponibile previdenziale mensile non superiore a 2.692 euro. Per la altre categorie la soglia reddituale 2021 era stabilita a 35.000 euro.
Sarebbe forse il caso che se il bonus 150 euro ci sarà anche a dicembre, il governo pensi di alzare le soglie per il requisito reddituale di accesso. Un pensionato con un reddito personale di 21.000 euro non è poi così tanto più ricco di uno che, invece, ha un reddito personale di 19.900 euro.