Come per i lavoratori dipendenti, i pensionati, i percettori di NASPI, dis-coll e reddito di cittadinanza, non ci sarà necessità di presentare domanda per il bonus 150 euro colf e badanti. Sarà, infatti, dato in automatico ai lavoratori domestici che hanno fatto domanda per il bonus 200 euro del primo decreto Aiuti. Ad ogni modo non sarà, comunque, erogato a tutti ma solo a coloro che ne hanno i requisiti per averlo.
In primis ricordiamo che, il bonus 150 euro è quello previsto con l’ultimo decreto Aiuti-ter, mentre quello di 200 euro è stato previsto con il primo decreto Aiuti.
- lavoratori dipendenti
- pensionati
- percettori di NASPI e dis-coll
- percettori reddito di cittadinanza
- titolari di rapporti di lavoro co.co.co.
- lavoratori autonomi (con e senza partita IVA)
- lavoratori stagionali ed intermittenti
- lavoratori dello spettacolo
- colf e badanti
- incaricati alle vendite.
Chi deve fare domanda per l’indennità e chi no
Non devono presentare domanda per il bonus 150 euro le prime quattro categorie del citato elenco (solo i dipendenti devono preventivamente presentare all’azienda il modello autocertificazione bonus 150 euro busta paga).
Dovranno, invece, presentare domanda (secondo i tempi e le modalità che saranno dettate dall’INPS) le altre categorie tranne colf e badanti.
Per il bonus 150 euro colf e badanti, infatti, il comma 8 art. 19 del decreto Aiuti ter dice che il contributo di 150 euro spetta ai lavoratori domestici già beneficiari del bonus 200 euro. Quindi, chi ha presentato domanda per l’indennità di 200 euro che era in scadenza il 30 settembre 2022.
Tuttavia, come detto, questo non significa che tutti i beneficiari del bonus 200 euro saranno anche tutti beneficiari del bonus 150 euro. Bisogna, infatti, tener conto dei diversi requisiti richiesti. In particolare a quello reddituale.
Bonus 150 euro colf e badanti, a chi spetta (e a chi NO)
Mentre il bonus 200 euro colf e badanti spetta a chi ha avuto un reddito personale 2021 non superiore a 35.000 euro, per il bonus 150 euro colf e badanti la soglia è stata abbassata a 20.000 euro.
Queste dunque le ipotesi:
- lavoratore domestico che ha fatto domanda bonus 200 euro con reddito personale 2021 superiore a 20.000 ma NON a 35.000 euro, questi non vedrà pagarsi il bonus 150 euro ma solo quello di 200 euro
- lavoratore domestico che ha fatto domanda bonus 200 euro con reddito personale 2021 NON superiore a 20.000 euro, questi oltre ai 200 euro vedrà pagarsi in automatico (quindi senza domanda) anche il bonus 150 euro.
Altro requisito per avere il bonus 150 euro colf e badanti è quello di avere uno o più rapporti di lavoro domestico in essere al 24 settembre 2022 (ossia data di entrata in vigore del decreto Aiuti ter).
E’ fuori dai 150 euro, quindi, chi pur avendo presentato domanda per il bonus 200 euro (e, quindi, beneficiario di questa indennità) poi non ha alcun rapporto di lavoro domestico in essere alla citata data.
Ricordiamo che il contributo è una tantum (quindi per una sola volta) ed è pagato direttamente dall’INPS e non dal datore di lavoro.